Soggettiva Gallery presenta
STRISCE DI CINEMA – Manifesti fuori formato
Carrelate, panoramiche, cinemascope, dolly …su carta.
Dal 4 marzo al 5 aprile 2025, Soggettiva Gallery presenta “Strisce di Cinema – Manifesti fuori formato“, un viaggio visivo che trasforma il poster cinematografico in un’estensione vibrante dell’esperienza filmica. In questa mostra, opere d’arte su carta, tutte in edizione limitata, ribaltano i canoni tradizionali della locandina, ispirandosi ai movimenti dinamici della cinepresa – carrellate, panoramiche, cinemascope, dolly – per creare immagini in continuo movimento. Al centro della mostra spicca l’opera di Mark Borgions, artista fiammingo che si distingue per il suo stile grafico inconfondibile: attraverso tagli decisi e composizioni innovative, le sue opere guidano lo sguardo come se fossero regia, rivelando prospettive inedite e raccontando storie che spaziano dai grandi classici cinematografici alle visioni più contemporanee; da icone come Intrigo Internazionale, Gli Uccelli e La Donna che Visse Due Volte di Hitchcock fino a reinterpretazioni moderne ispirate ai fratelli Coen. Un invito a vedere il cinema con occhi nuovi, dove ogni poster diventa una scena in movimento. Dal basso all’alto, da destra a sinistra. E viceversa. ”Strisce di Cinema – Manifesti fuori formato” è un’esposizione dedicata ad alternative movie poster, creati da oltre 20 artisti internazionali, che invitano lo spettatore a immergersi in un linguaggio visivo ispirato ai movimenti della cinepresa, dove la staticità della carta si trasforma in dinamiche scene filmiche e invita il pubblico a far scorrere il proprio sguardo come se fosse una cinepresa in azione. Dai formati Panoramici di 300, Jurasskick Park e The Terminator alle carrellate verticali sui corpi e volti di Batman, Catwoman, Mercoledì fino ai Dolly fantascientifici ispirati a Inception, Gravity e La Guerra dei mondi.
Un Invito a Muoversi Dentro l’Immagine
“Strisce di Cinema – Manifesti fuori formato” è una mostra che trasforma il poster cinematografico in una vera e propria estensione della visione cinematografica, opere d’arte su carta, tutte Limited Edition, che scardinano il concetto della locandina di Cinema. Questi alternative movie poster, realizzati in formati insoliti e audaci, traggono ispirazione dai movimenti tipici della cinepresa – carrellate, panoramiche, cinemascope, dolly – per rappresentare, su di un foglio, un movimento che sembra sfidare le leggi della staticità. Il nostro sguardo, in movimento, diventa la macchina da presa che registra, invitandoci a vivere ogni immagine come se fossimo immersi nel film.
Il maestro del “fuori formato”: Mark Borgions
Il fulcro dell’esposizione è rappresentato dalle opere di Mark Borgions, artista fiammingo di fama internazionale. Laureato in Graphic Design presso Sint Lucas Antwerp, Borgions ha forgiato una carriera internazionale grazie al suo stile inconfondibile, che unisce illustrazione, animazione e innovazione grafica. Con la fondazione di Handmade Monsters nel 2002, ha collaborato con importanti marchi della cultura pop, trasformando ogni sua opera in un’esperienza visiva dinamica, dove il “taglio” grafico diventa una scelta registica che guida lo sguardo come un dolly in movimento.
Le opere di Borgions incarnano perfettamente il concetto di “Strisce di Cinema”: linee nette, prospettive inusuali e composizioni che catturano scorci e fessure dell’immaginario cinematografico. I suoi lavori spaziano da reinterpretazioni di grandi classici – Intrigo Internazionale, Gli Uccelli, La Donna che Visse Due Volte di Hitchcock – a icone moderne come quelle ispirate ai fratelli Coen (Burton Fink, Crocevia della Morte), fino a evocazioni di Blade Runner, Arancia Meccanica, Guerrieri della Notte, La Notte dei Morti Viventi, Christine, Misery, Il pianeta delle scimmie, Mad Max, Ritorno al Futuro, Tutti pazzi per Mary e Boogie Nights. Ogni opera è un invito a immergersi in una scena e immaginarsi un movimento impossibile, dove l’immagine diventa un racconto in continuo divenire e lo sguardo registra e diventa regista.
Un Viaggio Attraverso il Linguaggio del Cinema
Accanto alle opere di Mark Borgions, la mostra ospita i lavori di oltre 20 artisti internazionali, ognuno dei quali esplora i formati tipici del cinema con soluzioni innovative e originali:
- Formati Panoramici:
- 300 di Sam Myle, con l’epico scontro tra spartani e persiani.
- Jurasskick Park di Rich Davies, nella visione paradisiaca dell’approdo all’isola, ispirato al celebre film.
- The Terminator: una discoteca in chiave vintage anni ’80, in una panoramica che fonde futuro e retrò.
- Carrellate Verticali:
- Le opere di Stephen Luros, ispirate a Batman (Michael Keaton) e Catwoman (Michelle Pfeiffer);
- Le interpretazioni di Duke Duel che, con la sua visione, richiama i personaggi del mondo di Tim Burton, come Mercoledì (interpretata da Jenna Ortega) e l’immaginario di Mars Attacks realizzato da Marie Bergeron;
- Due ritratti di Bill Murray realizzati da Matthew Rabalais, che scrutano l’immagine dall’alto verso il basso.
- Stili Minimalisti e Sperimentazioni:
- Opere super minimaliste ispirate a American Psycho di Steve Courtney e a Il Gladiatore reinterpretato da Spaceman (Khoa Ho);
- Formati da cartolina di Max Dalton e proposte audaci nel lavoro innovativo di Brighton Ballard, che aggiunge un ulteriore punto di vista alla sperimentazione dei formati alternativi, immaginando film come gli Arcani Maggiori di un mazzo di Tarocchi o “libricini” da colorare, che reinterpretano il linguaggio visivo del cinema in maniera originale.
- Proposte Fantascientifiche e Dolly in formati Fuori Misura:
- Da Inception di Javier Vera Laniez a Ultimatum alla Terra di Steven Bonner;
- Da Guerra dei Mondi di Kevin Wilson a Gravity di Yvan Quintet;
- Le versioni in cinemascope di Shane Lewis, con riferimenti a Easy Rider, Ubriaco d’Amore, Hereditary e Zodiac.
“Strisce di Cinema – Manifesti fuori formato” è molto più di una semplice esposizione: è un viaggio nel linguaggio del cinema che, attraverso formati audaci e dinamiche innovative, trasforma ogni poster in una scena in movimento. Le opere, tutte Limited Edition, celebrano la potenza narrativa del film e invitano il pubblico a muoversi dentro l’immagine, dove la staticità cede il passo a un fluido racconto visivo, proprio come il movimento di una cinepresa.
Ti aspettiamo per vivere insieme questa esperienza unica, dove il movimento della cinepresa si trasforma in arte su di un foglio e ogni poster diventa una “striscia di cinema”.
TUTTE LE OPERE ESPOSTE SONO IN VENDITA
Inaugurazione:
4 marzo 2025
Luogo:
Soggettiva Gallery, Milano
Ingresso:
Libero
INFORMAZIONI AL PUBBLICO
SOGGETTIVA GALLERY
Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano
3357722437 – 3458463222 – 3342378116
Orari di apertura:
lunedì: 15.45 – 19.45
da martedì a venerdì: 10 – 13.30 / 15.45 – 19.45
sabato e domenica: 10.30 – 13.30 / 15.45 – 19.45












Soggettiva Gallery inaugura il nuovo anno e la stagione 2025 con un omaggio imperdibile a Stanley Kubrick con una mostra straordinaria: “STANLEY KUBRICK 2025 – Un sogno non è mai solo un sogno”, un viaggio attraverso l’eredità cinematografica di uno dei più grandi registi di sempre. Dal 8 gennaio al 9 marzo 2025, la galleria ospiterà 50 inediti alternative movie poster in edizione limitata, ispirati alla filmografia di Kubrick e realizzati da oltre 20 artisti internazionali. La mostra nasce dall’idea che i film di Kubrick parlano ancora oggi con impressionante lucidità del nostro presente. Ogni sua opera contiene una visione del futuro, una lezione, un monito. Gli artisti coinvolti hanno reinterpretato questa eredità attraverso le loro opere, offrendo una prospettiva personale su temi senza tempo come il potere, la guerra, l’identità. La sua influenza si estende anche all’estetica e ai costumi, intervenendo sul linguaggio e l’immaginario collettivo.


Barry Lyndon e Shining: anniversari di due capolavori intramontabili
Il 2025 segna due importanti ricorrenze nella carriera di Kubrick: il 50° anniversario di Barry Lyndon, un’opera che, pur considerata il suo vero capolavoro dalla critica, è stata spesso oscurata dal successo mediatico dei suoi titoli più famosi, tra cui Shining. Quest’ultimo, di cui ricorre il 45° anniversario, ancora in vetta alle classifiche dei film più spaventosi di tutti i tempi, un’opera che ha ridefinito il genere horror con la sua perfezione stilistica. La mostra renderà anche omaggio a tutta la produzione del regista; da 2001: Odissea nello spazio ad Arancia Meccanica; dai primi lavori come Rapina a mano armata, Orizzonti di gloria, Lolita, passando per Full Metal Jacket fino al suo ultimo enigmatico film, Eyes Wide Shut.


Inoltre un Gennaio teatrale: Il Dottor Stranamore a Londra al Coward Theatre. In mostra opere dedicate a Il Dottor Stranamore e in parallelo è possibile applaudire l’adattamento teatrale, sempre attuale, con un eccezionale Steve Coogan nel ruolo di Peter Sellers.
Kubrick e oltre: omaggi e ispirazioni cinematografiche
La mostra include anche opere dedicate a registi e opere che lo hanno ispirato o che da lui sono stati influenzati. Tra questi Nolan, Tarantino, Fincher, Scorsese e Wes Anderson, reinterpretati negli alternative movie poster dagli artisti. Spicca tra queste il poster alternativo de I sette samurai di Casey Callender, omaggio ad Akira Kurosawa, autore fondamentale per Kubrick. Sarà un’occasione per festeggiare il 70° anniversario del capolavoro giapponese, restaurato dalla Cineteca di Bologna e in uscita nei cinema il 13 gennaio 2025.


Tra maschere, travestimenti e sogni: il Carnevale secondo Kubrick
Dal 8 febbraio al 9 marzo Soggettiva Gallery festeggerà il Carnevale 2025 con una sezione di opere dedicata alle maschere, ai costumi e al travestimento. Questi elementi, centrali nella poetica kubrickiana, riflettono la dicotomia tra sogno e realtà, esplorata magistralmente da Eyes Wide Shut. Joe Van Wetering sarà protagonista con la sua personale “Evolution Of”, composta da dieci tavole su costumi e accessori iconici del cinema e delle serie TV. Da James Bond a Frozen, da Il Trono di Spade a Kill Bill e Star Trek.


I FILM, GLI ARTISTI, LE OPERE
Barry Lyndon, capolavoro sontuoso e spesso misconosciuto, festeggia 50 anni con due opere straordinarie. Veronica Chessa crea un pezzo “da collezione”: una statuina in preziosa porcellana che raffigura i coniugi Lyndon su un piedistallo con sfondo agreste, mentre Nick Charge dedica una toccante opera alla malinconica e rassegnata Lady Lyndon.
Shining è uno dei film che più ha fornito “luccicanze” creative agli artisti in mostra. Todd Alcott, con il suo irriverente manifesto dello “Shining Bourbon” al bar dell’Overlook. La scena cult “Here’s Johnny” ispira interpretazioni grafiche diverse: Jerome Caskts la racconta come una pagina di graphic novel, mentre Max Dalton la presenta come una sceneggiatura illustrata. NateMoonLife e Doaly, invece, giocano con la ripetizione ossessiva del famoso “il mattino ha l’oro in bocca”; mentre l’architettura del labirinto ghiacciato di Chris McGuire e l’hotel innevato di Michael Styles catturano l’atmosfera minacciosa. Dalla neve al Natale: Veronica Chessa con una boule de neige delle inquietanti gemelline, mentre Adam Juresko reinterpreta la cascata porpora dell’ascensore che invade la celebre foto di gruppo finale.
Arancia Meccanica ha lasciato un segno profondo nell’immaginario collettivo, grazie anche al Korova Milk Bar, luogo iconico che combina un’estetica futuristica a una carica provocatoria e disturbante. Questo spazio è celebrato nelle opere di Mark Borgions e Stella Ygris. Non meno centrale è il Moloko Vellocet – il “latte +” –, una bevanda tanto simbolica quanto inquietante. Jorsh Peña, John F. Malta e NateMoonLife riproducono atmosfere psichedeliche e distopiche. James Hobson trasforma Drugo Alex in una nota musicale sullo spartito di Beethoven, sottolineando la centralità della musica; mentre Sarah Sumeray ironizza sulla “Ludovico Technique” con una pubblicità vintage dell’inquietante “metodo”.

2001: Odissea nello spazio esplora altri mondi e nuove visioni, rimanendo una delle opere più enigmatiche e rivoluzionarie della storia del cinema. HAL 9000 è protagonista di molte opere: Anthony Petrie rappresenta il suo malfunzionamento, mentre Fernando Reza immagina un processo ironico intitolato People of the Earth vs HAL 9000, in cui l’intelligenza artificiale si trova a rispondere delle sue azioni. Jason Yang celebra l’addio struggente di HAL a Dave Bowman. Il Monolite e le scimmie, elementi fondamentali di una narrazione simbolica, sono al centro delle opere di Stella Ygris, Nick Runge e Rich Davies.
Gli altri capolavori di Kubrick non sono da meno. Il bottino di Rapina a Mano Armata è reinterpretata da Michel Stiles, la guerra di Orizzonti di Gloria da Scott Saslow e gli occhiali di Lolita da Matteo Costa. e ovviamente la bomba de Il Dr Stranamore nelle opere di Adam Juresko e di Ale Giorgini. Su Eyes Wide Shut, l’opera di Stephen Andrade celebra il mistero e la sensualità del film attraverso un’interpretazione grafica che richiama la copertina di una rivista vintage. Le maschere, simbolo chiave del film, sono protagoniste delle opere di Nick Charge e Le Nevralgie Costanti, che esplorano il tema del travestimento e della finzione, centrali nella poetica kubrickiana. Infine, i lavori di Utopian Movies immaginano uno Shining diretto da Wes Anderson e un prequel di 2001: Odissea nello spazio, grazie all’uso visionario dell’intelligenza artificiale.

INFORMAZIONI AL PUBBLICO
SOGGETTIVA GALLERY
Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano
3357722437 – 3458463222 – 3342378116
Orari di apertura:
lunedì: 15.45 – 19.45
da martedì a venerdì: 10 – 13.30 / 15.45 – 19.45
sabato e domenica: 10.30 – 13.30 / 15.45 – 19.45