Veronica Chessa è cresciuta con un padre artista, un pittore, che l’ha immersa in questo mondo “magico” che ha amato innanzitutto per osmosi. Le piace giocare con l’arte, in particolare con le opere del passato. Lo fa attraverso un approccio di tipo surrealista, che le permette di spaziare con la fantasia. “D’altronde nel sogno tutto è possibile”. Si diploma presso il Liceo Artistico di Grosseto, prosegue gli studi laureandosi all’Accademia di belle Arti di Firenze (sezione pittura) con una tesi in Estetica dal titolo “Nitrato d’Argento: il pubblico e il cinema”. Nel 2004 si trasferisce a Fano, dove attualmente vive e lavora. La ricerca artistica di Veronica si accosta alla sfera del surreale e si compie principalmente attraverso la pittura, la grafica e il collage digitale.
Per Utopian Movies (Alessandro Lentati) tutto nasce dalla passione per il cinema. Comincia la sua carriera come montatore, per poi diventare assistente alla regia, sceneggiatore, produttore e infine regista di un lungometraggio. Ha collaborato con archivi audiovisivi legati al mondo della pubblicità. Oltre al cinema ama la musica: ha realizzato videoclip musicali e visual per artisti e band. Il suo ultimo progetto, Utopian Movies, sfrutta le potenzialità sconfinate dell’Intelligenza Artificiale (mescolate all’imprescindibile occhio umano che seleziona e “raffina” ciò che l’AI produce) per dare vita a locandine alternative di film, immaginandoli per come sarebbero stati se a dirigerli fosse stato un altro regista: come sarebbe stato Psyco se a dirigerlo fosse stato Dario Argento? Una cosa è certa: in ogni progetto Alessandro cerca sempre il modo di raccontare una storia, divertendosi a cambiare le carte in tavola (o sullo schermo).
Per Utopian Movies (Alessandro Lentati) tutto nasce dalla passione per il cinema. Comincia la sua carriera come montatore, per poi diventare assistente alla regia, sceneggiatore, produttore e infine regista di un lungometraggio. Ha collaborato con archivi audiovisivi legati al mondo della pubblicità. Oltre al cinema ama la musica: a più riprese ha realizzato videoclip musicali e visual per artisti e band. Il suo ultimo progetto, Utopian Movies, sfrutta le potenzialità sconfinate dell’Intelligenza Artificiale (mescolate all’imprescindibile occhio umano che seleziona e “raffina” ciò che l’IA produce) per dare vita a locandine alternative di film, immaginandoli per come sarebbero stati se a dirigerli fosse stato un altro regista: come sarebbe stato Psyco se a dirigerlo fosse stato Dario Argento? Una cosa è certa: in ogni progetto Alessandro cerca sempre di raccontare una storia, divertendosi a cambiare le carte in tavola (o sullo schermo).
Artista digitale ecclettica alla continua ricerca di immagini, di cui ricombina il patrimonio genetico donando loro una nuova vita.
Cristina Stifanic è conosciuta, nel mondo della pop art, per la sua serie di opere “Diabolik Pop Ikon” ispirata ai personaggi delle retro-copertine del celebre fumetto DIABOLIK.
L’artista digitale, popolando le sue opere con i personaggi dei fumetti “cattura” estetiche nuove creando un linguaggio visivo che ha la capacità di abitare universi differenti.
Selezionata tra gli artisti di talento della New Pop Italiana, ha esposto presso musei, gallerie d’arte contemporanea, Banca Intesa Sanpaolo, fondazioni culturali ed ambasciate dall’Europa fino ad arrivare in India. Sono trascorsi due lunghi decenni da quando Cristina studiava l’intelligenza artificiale e le reti neurali presso la facoltà di Informatica di Milano e, finalmente, con l’arrivo degli NFT e del Metaverso, ha trovato il veicolo perfetto per la sua arte digitale.
Disegno, pittura, illustrazione… Frédérick Lopez, alias Fredlobo Lopez, mette in risalto personaggi del cinema, della musica e altro ancora, … L’artista rivisita l’arte del ritratto, ispirato da uno sguardo sensibile, un ardente desiderio di esprimere spontaneamente la vita in un volto. La sua matita lavora le ombre e le luci, l’energia e le linee palpabili di un’espressione. Dopo il diploma di liceo letterario artistico, studia per tre anni arti plastiche, poi disegno, lezioni di storia dell’arte, studi di nudo, esercizi di esecuzione. Attualmente espone in varie gallerie internazionali.
Le Nevralgie Costanti (Mirko Rossi) nasce il 28 febbraio 1978. Vive e lavora in Italia. Le sue figure sono alla ricerca di una nuova forma del corpo, un’idea di bellezza, fragile e non convenzionale.
Corpi post-umani, in un’unica alchimia di luci e ombre, inquietudine e serenità. Non esiste una forma definitiva del sé, ma è un continuo cambiamento di forme, organi e parti artificiali dove il corpo diventa luogo di malattia, paura, seduzione e mistero, ma anche nascita di una nuova vita. Ha esposto in varie città italiane: Bologna, Modena, Torino, Verona, Mantova, e a Berlino, Rotterdam, Bruxelles e Parigi. Nel 2015 ha iniziato a collaborare con Blu Gallery di Bologna, poi Modo Infoshop sempre di Bologna, Neurotitan di Berlino e altre collaborazioni con vari shop gallery. Realizza copertine per gruppi musicali, poster e magliette.
Francesco Mariani, classe 1981, nato a Nuoro, Sardegna. Graphic designer e illustratore, creo numerose stampe e limited edition. Dipingo costantemente da più di dieci anni, ora prettamente ad acrilico, mentre nelle illustrazioni utilizzo spesso una “personale tecnica mista” con diversi mezzi. Disegno da quando ho memoria, autodidatta su tutto. La mia ricerca è continua, la destinazione della tela come supporto è quella su cui ripongo più responsabilità e peso. Svuoto costantemente ciò che vivo in ciò che creo. Sono il frutto di tutte le persone che ho incontrato, i posti che ho visitato, i film che ho visto, i libri che ho letto, i dischi che ho amato.Dal primo disegno che mi si può ricondurre, fino all’ultimo quadro, c’è un filo che collega ogni segno.
Alessandro Pagani nasce a Milano nel 1973 e dopo aver studiato all’Istituto d’Arte di Monza prima e all’Accademia di Brera poi ottiene il diploma in Scenografia. Il suo immaginario, insolitamente per la pratica pittorica, attinge a piene mani al mondo del cinema, in particolare a quello di genere, che in Italia raggiunse il suo apice qualitativo e commerciale negli anni Settanta.
I film – thriller, horror o “poliziotteschi” che siano – vengono citati e al tempo stesso ricontestualizzati tramite un tratto pittorico sia preciso e fedele alla rappresentazione cinematografica a cui fa riferimento che fluido e a tratti impressionista, in grado di conferire ai suoi dipinti uno strato di mistero e indecifrabilità. Dal 2007 è protagonista di mostre collettive e personali in tutta Italia.
Nasce a Modena nel 1983, dove vive e lavora. Dipinge sin da quando ha memoria. Da bambina amava disegnare scheletri indaffarati in situazioni domestiche o la casa delle streghe con le sue pozioni.
Si laurea a Venezia presso la Facoltà di Design e Arti in Arti Visive e dello Spettacolo e successivamente in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Da allora lavora a carboncino e creta su tela, ricercando le diverse profondità del nero.
Lavora inoltre come Scenografa Realizzatrice, collaborando alla realizzazione di scenografie per l’opera lirica e il teatro di prosa, oltre che alcuni progetti di opere d’arte site specific di artisti di fama internazionale. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Tiziano Pantano ha studiato fumetto alla Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco a Milano, oltre a essere un fumettista è anche un musicista di basso e controbasso, ha collaborato con l’etichetta indipendente i Cani e preso parte al progetto collettivo chiamato Burumballa, edito da Turnè. In seguito ha collaborato con molti writer della scena milanese e partecipato a numerose mostre collettive e in questo ambito. A causa della retinite pigmentosa ha perso progressivamente la vista: per questo motivo nel 2018, per continuare a disegnare da non vedente, ha iniziato a realizzare i disegni incollati. Utilizzando moltissimi cartoncini di forme e colori differenti crea delle immagini, scegliendo i componenti con il tatto e intravedendone l’aspetto, senza conoscere il risultato finale ma solamente immaginandolo.
Adam Juresko è un artista e designer della Virginia. Il suo lavoro ha preso forma dalla rielaborazione di grafiche per fanzine e cover di dischi punk-hardcore. Dopo aver iniziato a progettare volantini per le bands, l’entusiasmo di Adam per la costruzione di collage di carta si trasforma in una passione, disegnando copertine di dischi in tutti gli Usa. Ora collabora con grandi aziende, per campagne ADV e per la realizzazione di corporate brands, dalla California a Philadelphia. Continua la sua attività di ricerca con una predilezione per il cinema. Ha al suo attivo diverse Esposizioni: Gallery1988 – Venice Beach, Spokeart Gallery – S.Francisco, CA Gauntlet Gallery – S.Francisco, CA Bottleneck Gallery – Brooklyn, Gallery 5 – Richmond, VA. E diversi Clienti importanti: PEPSI.Co, Todd Strauss-Schlusson, Robotic Empire, Life.