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TIM BURTON’S NIGHTMARE…

TIM BURTON NIGHTMARE’S…
10 Novembre 2023
Foto Alternative Movie Poster | Edward Mani di Forbice (VARIANT boule de niege) | Tim BURTON | Veronica Chessa | Soggettiva Gallery

Soggettiva Gallery presenta da sabato 18 novembre 2023 la nuova mostra: TIM BURTON’S NIGHTMARE…

dedicata agli alternative movie poster ispirati al cinema di Tim Burton a un anno esatto dall’apertura della Galleria, in concomitanza con l’esposizione-evento dedicata al regista americano al Museo del Cinema di Torino.

La mostra celebra  uno dei registi più influenti degli ultimi 40 anni, in grado di conquistare il pubblico con atmosfere gotiche popolate da individui condannati alla loro anormalità.

TIM BURTON’S NIGHTMARE…si pone in dialogo con la mostra-omaggio a Burton in corso al Museo del Cinema di Torino, già tra le più visitate del 2023.

Da sabato 18 novembre 2023 

“TIM BURTON’S NIGHTMARE…”

La mostra TIM BURTON’S NIGHTMARE…, dal 18 novembre, a un anno esatto di distanza dall’inaugurazione di Soggettiva Gallery, evoca il tenebroso mondo di Tim Burton in tutte le sue sfumature grazie a una selezione di straordinari Alternative Movie Poster.

LE OPERE

Anche in quest’occasione Soggettiva Gallery ha commissionato diverse opere originali: la rappresentazione di un caposaldo della poetica burtoniana come Edward mani di forbice è stato affidato alla fiabesca manualità di Veronica Chessa; Fredlobo Lopez si è invece cimentato con Batman, la cui versione diretta da Burton e interpretata da Micheal Keaton e Jack Nicholson è tuttora fra le più amate dagli appasionati del supereroe-pipistrello, e con Sweneey Todd, quest’ultima tra le migliori performance offerte da Johnny Depp nel corso della sua lunga collaborazione artistica con Burton.

THE NIGHTMARE BEFORE…

C’è un prima e un dopo The Nighmare Before Christmas, per quanto il film sia stato di fatto diretto da Henry Selick: Burton dà vita a un gioiello dell’animazione in sto-motion che ribalta completamente l’immaginario natalizio tradizionale con una storia dove scheletri e fantasmi mostrano più vitalità di molti esseri viventi, così come nel poster di Mark Bell. Simone Macciocchi ha ulteriormente omaggiato la pellicola con una serie di opere uniche, tra “graffi” su carta e collage di tessuto su cartoncino.

NUOTARE IN  UN FIUME DI CIOCCOLATO

Max Dalton si è invece lasciato ispirare da La fabbrica di cioccolato, tratto dal romanzo di Roald Dahl, che Burton è stato in grado di trasporre nel proprio sinistro e personalissimo immaginario pur facendo fede al racconto originale. Anche Rupesco rende omaggio al film con un’opera che gioca sui riflessi provenienti dai celebri occhiali di Willy Wonka. Dal racconto è stato tratto un nuovo capitolo cinematografico: un motivo in più per apprezzare da un punto di vista inedito il film di Burton e il relativo poster.

BURTON ATTACKS!

Sempre Max Dalton propone la sua versione  di Mars Attacks!: ispirandosi alla fantascienza anni ’50, Burton rivisita secondo le proprie regole il classico schema dell’invasione aliena: gli extra-terrestri, realizzati in computer grafica, sono portatori di una graffiante satira sulla brama di potere degli Stati Uniti.

LA NASCITA DI UN GENIO

Punto di partenza della poetica di Tim Burton, Beetlejuice “è una deliziosa commedia goth che ribalta lo stereotipo classico dei film horror. Gli effetti speciali artigianali e la colonna sonora contribuiscono a rendere alla perfezione un’atmosfera orrorifica e psichedelica che rende omaggio alle suggestioni del surrealismo” Longtake.it. Come non apprezzare la nuvola rappresentata da Chris Brake da cui spuntano i vari fantasmi e mostriciattoli che popolano il fim?

UNA FAMIGLIA ADOTTIVA?

A volte guardando Tim Burton può venire il dubbio che sia stato allevato dalla Famiglia Addams: scherzi a parte, la celebre compagine creata dalla mente di Charles Addams presenta diversi punti di contatto con l’immaginario del regista americano: non è un caso che Burton sia tra gli ideatori della serie Mercoledì, incentratata sulla figura di Mercoledì Addams: Duke Duel ci offre la sua reinterpretazione del personaggio interpretato da Jenna Ortega.

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SOGGETTIVA GALLERY

Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano

3357722437 – 3458463222

info@soggettivagallery.com 

www.soggettivagallery.com 

Orari di apertura:

dal martedì al venerdì dalle 10 alle 20.30
Sabato e Domenica 10-13.30 e 16-19.30

Foto alternative movie poster | Batman (canvas) | Fred Lobo Lopez | Tim Burton | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS (Pumpkin) Mark Bell | Tim Burton | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster | Sweeney Todd | Fred Lobo Lopez | Scorsese | Soggettiva Gallery Milano
Foto di Alternative movie poster del film Willy Wonka e la fabbrica del cioccolato | Max Dalton | Soggettava Gallery
Alternative movie poster Mars Attacks! | Tim Burton | Max Dalton | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Beetlejuice regia di Tim Burton | Chris Brake | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster della serie Mercoledì di Tim Burton | Duke Duel | Soggettiva Gallery Milano
Foto di Incisione (n.1) opera unica di Nightmare before Christmas di Tim Burton | Simone Macciocchi | Soggettava Gallery Milano
Alternative movie poster I misteri di Sleepy Hollow | Tim Burton | Chris Koehler | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Catwoman (Profile) | Tim Burton | Tomasz Majewski | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Alice nel paese delle meraviglie | Leszek Wisniewski | Tim Burton | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster | Batman (canvas) | Fred Lobo Lopez | Tim Burton | Soggettiva Gallery Milano

La mostra celebra  uno dei registi più influenti degli ultimi 40 anni, in grado di conquistare il pubblico con atmosfere gotiche popolate da individui condannati alla loro anormalità.

TIM BURTON’S NIGHTMARE…si pone in dialogo con la mostra-omaggio a Burton in corso al Museo del Cinema di Torino, già tra le più visitate del 2023.

Da sabato 18 novembre 2023 

“TIM BURTON’S NIGHTMARE…”

La mostra TIM BURTON’S NIGHTMARE…, dal 18 novembre, a un anno esatto di distanza dall’inaugurazione di Soggettiva Gallery, evoca il tenebroso mondo di Tim Burton in tutte le sue sfumature grazie a una selezione di straordinari Alternative Movie Poster.

Alternative movie poster NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS (Pumpkin) Mark Bell | Tim Burton | Soggettiva Gallery Milano

LE OPERE

Anche in quest’occasione Soggettiva Gallery ha commissionato diverse opere originali: la rappresentazione di un caposaldo della poetica burtoniana come Edward mani di forbice è stato affidato alla fiabesca manualità di Veronica Chessa.

Foto alternative movie poster | Sweeney Todd | Fred Lobo Lopez | Scorsese | Soggettiva Gallery Milano

Fredlobo Lopez si è invece cimentato con Batman, la cui versione diretta da Burton e interpretata da Micheal Keaton e Jack Nicholson è tuttora fra le più amate dagli appasionati del supereroe-pipistrello, e con Sweneey Todd, quest’ultima tra le migliori performance offerte da Johnny Depp nel corso della sua lunga collaborazione artistica con Burton.

Foto di Alternative movie poster del film Willy Wonka e la fabbrica del cioccolato | Max Dalton | Soggettava Gallery

THE NIGHTMARE BEFORE…

C’è un prima e un dopo The Nighmare Before Christmas, per quanto il film sia stato di fatto diretto da Henry Selick: Burton dà vita a un gioiello dell’animazione in sto-motion che ribalta completamente l’immaginario natalizio tradizionale con una storia dove scheletri e fantasmi mostrano più vitalità di molti esseri viventi, così come nel poster di Mark Bell. Simone Macciocchi ha ulteriormente omaggiato la pellicola con una serie di opere uniche, tra “graffi” su carta e collage di tessuto su cartoncino.

Alternative movie poster Mars Attacks! | Tim Burton | Max Dalton | Soggettiva Gallery Milano

NUOTARE IN  UN FIUME DI CIOCCOLATO

Max Dalton si è invece lasciato ispirare da La fabbrica di cioccolato, tratto dal romanzo di Roald Dahl, che Burton è stato in grado di trasporre nel proprio sinistro e personalissimo immaginario pur facendo fede al racconto originale. Anche Rupesco rende omaggio al film con un’opera che gioca sui riflessi provenienti dai celebri occhiali di Willy Wonka. Dal racconto è stato tratto un nuovo capitolo cinematografico: un motivo in più per apprezzare da un punto di vista inedito il film di Burton e il relativo poster.

Foto alternative movie poster del film Beetlejuice regia di Tim Burton | Chris Brake | Soggettiva Gallery Milano

BURTON ATTACKS!

Sempre Max Dalton propone la sua versione  di Mars Attacks!: ispirandosi alla fantascienza anni ’50, Burton rivisita secondo le proprie regole il classico schema dell’invasione aliena: gli extra-terrestri, realizzati in computer grafica, sono portatori di una graffiante satira sulla brama di potere degli Stati Uniti.

Foto di Incisione (n.1) opera unica di Nightmare before Christmas di Tim Burton | Simone Macciocchi | Soggettava Gallery Milano
Foto alternative movie poster della serie Mercoledì di Tim Burton | Duke Duel | Soggettiva Gallery Milano

LA NASCITA DI UN GENIO

Punto di partenza della poetica di Tim Burton, Beetlejuice “è una deliziosa commedia goth che ribalta lo stereotipo classico dei film horror. Gli effetti speciali artigianali e la colonna sonora contribuiscono a rendere alla perfezione un’atmosfera orrorifica e psichedelica che rende omaggio alle suggestioni del surrealismo” Longtake.it. Come non apprezzare la nuvola rappresentata da Chris Brake da cui spuntano i vari fantasmi e mostriciattoli che popolano il fim?

Alternative movie poster I misteri di Sleepy Hollow | Tim Burton | Chris Koehler | Soggettiva Gallery Milano

UNA FAMIGLIA ADOTTIVA?

A volte guardando Tim Burton può venire il dubbio che sia stato allevato dalla Famiglia Addams: scherzi a parte, la celebre compagine creata dalla mente di Charles Addams presenta diversi punti di contatto con l’immaginario del regista americano: non è un caso che Burton sia tra gli ideatori della serie Mercoledì, incentratata sulla figura di Mercoledì Addams: Duke Duel ci offre la sua reinterpretazione del personaggio interpretato da Jenna Ortega.

Alternative movie poster Catwoman (Profile) | Tim Burton | Tomasz Majewski | Soggettiva Gallery Milano

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Foto alternative movie poster del film Alice nel paese delle meraviglie | Leszek Wisniewski | Tim Burton | Soggettiva Gallery Milano
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FELLINI. CIAO MAESTRO

FELLINI. CIAO MAESTRO
28 Ottobre 2023
Foto alternative movie poster del film Amarcord | Andrzej Krajewski | Fellini | Soggettiva Gallery Milano

Soggettiva Gallery presenta da martedì 31 Ottobre 2023 la nuova mostra:
FELLINI. CIAO MAESTRO

a 30 anni dalla scomparsa del regista riminese, l’esposizione raccoglie una serie di imperdibili rappresentazioni grafiche nate dal tratto dei più importanti illustratori polacchi e di Milo Manara

Soggettiva Gallery presenta Fellini. Ciao Maestro con gli alternative movie poster ispirati a capolavori di Federico Fellini in occasione dei 30 anni dalla sua scomparsa

Da martedì 31 ottobre 2023 

“FELLINI. CIAO MAESTRO”

La mostra FELLINI. CIAO MAESTRO, dal 31 ottobre, presenta una serie di opere dedicate ad ai film che hanno reso il nome “Fellini” sinonimo di assoluta eccellenza cinematografica. 

FELLINI: SOGNO O SON DESTO? 

Fellini. Ciao Maestro si pone in concomitanza con diverse ricorrenze legate a Federico Fellini: il 2023 non marca infatti solo i 30 anni dalla scomparsa del regista riminese, ma anche i 50 anni dall’uscita di Amarcord – film dal significato così profondo da dar luogo a un neologismo ancora oggi in uso – e i 60 anni da 8 e ½, considerato uno dei capolavori di Fellini e una delle migliori pellicole cinematografiche di tutti i tempi

DALLA POLONIA CON STUPORE

Un’occasione unica per ripercorrere le grandi storie messe in scena dal genio creativo di Federico Fellini e riproposte in chiave “alternativa” dalla maestria grafica e immaginativa di alcuni dei più noti disegnatori della Scuola del Manifesto Polacco: Andrzej Krajewski (Amarcord), Waldemar Swierzy (ritratto di Fellini) e Leszek Wisniewski (8 e ½).

FELLINI BY MANARA

L’esposizione raccoglie una serie di illustrazioni di Milo Manara dedicate al cinema di Fellini: in mostra, tra le altre, le rappresentazioni di film come La strada, Lo sceicco bianco, Amarcord, La dolce vita, Satyricon: un dialogo intenso e proficuo tra due maestri italiani in grado di raccontare le reciproche influenze e le intime connessioni che legarono i due artisti e i loro rispettivi ambiti creativi e professionali

MEZZO SECOLO FA…AMARCORD

Avete mai avuto la voglia di rivisitare i luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza? Spesso accade che ritornando in quei posti si avverte una netta discrepanza tra la propria mitologia del ricordo e la realtà effettiva. Fellini rielabora il mito della propria adolescenza riminese: in Amarcord la narrazione si sfalda seguendo i sogni-ricordi del regista fino allo sfondamento della quarta parete con lo sguardo degli interpreti in macchina.

60 DOLCISSIMI ANNI

La dolce vita è un vero e proprio spartiacque, tra il Fellini narratore degli anni 50 e il Fellini aperto all’attività onirica: dal punto di vista visivo il film si distingue per una sapiente alternanza di stili che vanno dalla grazia barocca al crudo realismo, spingendo al massimo le potenzialità espressive del linguaggio cinematografico con ardite profondità di campo, punti di vista e angolazioni di ripresa mai banali, e dialoghi e musiche in perfetta sintonia

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Foto alternative movie poster del film Amarcord | Foto alternative movie poster di Federico Fellini | Andrzej Krajewski | Fellini | Soggettiva Gallery Milano | Fellini | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Amarcord di Federico Fellini | Milo Manara | Fellini | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film 8 e 1/2 | Leszek Wisniewski | Fellini | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film La città delle donne | Milo Manara | Fellini | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster di La dolce vita di Federico Fellini | Adam Juresko
Foto alternative movie poster del film Il Casanova di Federico Fellini | Milo Manara | Fellini | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Amarcord | Foto alternative movie poster di Federico Fellini | Andrzej Krajewski | Fellini | Soggettiva Gallery Milano | Fellini | Soggettiva Gallery Milano

Soggettiva Gallery presenta Fellini. Ciao Maestro con gli alternative movie poster ispirati a capolavori di Federico Fellini in occasione dei 30 anni dalla sua scomparsa

Da martedì 31 ottobre 2023 

“FELLINI. CIAO MAESTRO”

La mostra FELLINI. CIAO MAESTRO, dal 31 ottobre, presenta una serie di opere dedicate ad ai film che hanno reso il nome “Fellini” sinonimo di assoluta eccellenza cinematografica. 

Foto alternative movie poster del film Amarcord di Federico Fellini | Milo Manara | Fellini | Soggettiva Gallery Milano

FELLINI: SOGNO O SON DESTO? 

Fellini. Ciao Maestro si pone in concomitanza con diverse ricorrenze legate a Federico Fellini: il 2023 non marca infatti solo i 30 anni dalla scomparsa del regista riminese, ma anche i 50 anni dall’uscita di Amarcord – film dal significato così profondo da dar luogo a un neologismo ancora oggi in uso – e i 60 anni da 8 e ½, considerato uno dei capolavori di Fellini e una delle migliori pellicole cinematografiche di tutti i tempi

Foto alternative movie poster del film 8 e 1/2 | Leszek Wisniewski | Fellini | Soggettiva Gallery Milano

DALLA POLONIA CON STUPORE

Un’occasione unica per ripercorrere le grandi storie messe in scena dal genio creativo di Federico Fellini e riproposte in chiave “alternativa” dalla maestria grafica e immaginativa di alcuni dei più noti disegnatori della Scuola del Manifesto Polacco: Andrzej Krajewski (Amarcord), Waldemar Swierzy (ritratto di Fellini) e Leszek Wisniewski (8 e ½).

Foto alternative movie poster del film La città delle donne | Milo Manara | Fellini | Soggettiva Gallery Milano

FELLINI BY MANARA

L’esposizione raccoglie una serie di illustrazioni di Milo Manara dedicate al cinema di Fellini: in mostra, tra le altre, le rappresentazioni di film come La strada, Lo sceicco bianco, Amarcord, La dolce vita, Satyricon: un dialogo intenso e proficuo tra due maestri italiani in grado di raccontare le reciproche influenze e le intime connessioni che legarono i due artisti e i loro rispettivi ambiti creativi e professionali

Alternative movie poster di La dolce vita di Federico Fellini | Adam Juresko

MEZZO SECOLO FA…AMARCORD

Avete mai avuto la voglia di rivisitare i luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza? Spesso accade che ritornando in quei posti si avverte una netta discrepanza tra la propria mitologia del ricordo e la realtà effettiva. Fellini rielabora il mito della propria adolescenza riminese: in Amarcord la narrazione si sfalda seguendo i sogni-ricordi del regista fino allo sfondamento della quarta parte con lo sguardo degli interpreti in macchina.

Foto alternative movie poster del film Il Casanova di Federico Fellini | Milo Manara | Fellini | Soggettiva Gallery Milano

60 DOLCISSIMI ANNI

“La dolce vita” è un vero e proprio spartiacque, tra il Fellini narratore degli anni 50 e il Fellini aperto all’attività onirica: dal punto di vista visivo il film si distingue per una sapiente alternanza di stili che vanno dalla grazia barocca al crudo realismo, spingendo al massimo le potenzialità espressive del linguaggio cinematografico con ardite profondità di campo, punti di vista e angolazioni di ripresa mai banali, e dialoghi e musiche in perfetta sintonia

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MARTIN SCORSESE. KILLERS & FLOWERS

MARTIN SCORSESE. KILLERS & FLOWERS

13 Ottobre 2023
Foto alternative movie poster Taxi driver (LaMotta) | Fred Lobo Lopez | Scorsese | Soggettiva Gallery Milano

Soggettiva Gallery presenta da martedì 17 Ottobre 2023 la nuova mostra: MARTIN SCORSESE. KILLERS & FLOWERS

dedicata agli alternative movie poster e alle opere d’arte ispirate al grande regista italo-americano e ai suoi film più famosi, autore di una delle uscite cinematografiche più attese dell’autunno: “Killers of the Flower Moon” di Martin Scorsese. 

Per celebrare una delle uscite cinematografiche più importanti dell’autunno, KILLERS OF THE FLOWER MOON di MARTIN SCORSESE, inaugura la nuova mostra.

Da martedì 17 ottobre 2023 

“MARTIN SCORSESE. KILLERS & FLOWERS”

La mostra MARTIN SCORSESE. KILLERS & FLOWERS, dal 17 ottobre, si rifà a Killers of the Flower Moon – l’ultima pellicola firmata da Martin Scorsese presentata fuori concorso al Festival di Cannes e in uscita nelle sale italiane il 19 ottobre – e omaggia la carriera più che cinquentennale di uno dei padri della New Hollywood e del cinema contemporaneo.

LE OPERE

Per l’occasione Soggettiva Gallery ha commissionato quattro opere originali, tre a firma di Fredlobo Lopez, illustratore e digital artist francese, e una di Stefania Gagliano, pittrice con già all’attivo altre collaborazioni con la galleria:  Fredlobo ha reinterpretato grandi classici come Toro scatenato, The Wolf of Wall Street –  esuberante ritratto di una certa società americana che ha recentemente compiuto 10 anni – e L’ultima tentazione di Cristo.

 Stefania Gagliano si è invece cimentata con L’età dell’innocenza – caposaldo della poetica del regista newyorchese a 30 anni dalla sua uscita nelle sale – dando vita a una stampa in edizione limitata in cui ogni esemplare è unico e diverso dall’altro.

PERDERSI (IN TAXI) PER LE STRADE DI NEW YORK

Se siete amanti di Taxi Driver non potete perdere l’inedite prospettiva attraverso la quale Tomasz Majewski ha reinterpretato il film: il profilo di De Niro, indimenticabile nella sua interpretazione di Travis Bickle, sembra essere diventato una cosa sola con la taxi service map di New York. 

È sempre la Grande Mela a fare da sfondo a Gangs of New York:  l’Alternative Movie Poster di Jessica Deahl offre una rappresentazione, a metà tra studio anatomico e cartina geografica, della New York di metà Ottocento, teatro di sanguinosi scontri tra bande criminali.

GANGSTER SI DIVENTA

Per il suo terzo lungometraggio, Scorsese adotta un approccio più sciolto nella narrazione. Con Mean Streets non siamo testimoni dell’epica ascesa e caduta di potenti criminali, bensì le vicende quotidiane di un gruppo di mafiosi di basso livello. In Mean Street possiamo ammirare in forma ancora incompiuta lo stile di quello che presto diventerà un Maestro.

UNO DEI SUOI FILM PIU’ CUPI

Shutter Island è uno dei film di Martin Scorsese più gotici, claustrofobici ed ermetici. Uno psycho-thriller implacabile, dove non passa un solo minuto senza quel senso di angoscia ricreato anche e soprattutto con delle immagini precise, nelle quali la luce accecante si alterna col buio pesto.

UN OVERDOSE DI IMMAGINI E SUONI

Casino segna una netta rottura con il passato cinematografico di Scorsese: l’iperrealismo della narrazione, la messa in scena violenta e grottesca, il montaggio sincopato e frenetico smettono di essere caratteristici di uno stile e diventano parte integrante di una storia, un modo di narrare gli eventi. Casino è come un’immersione in apnea, una gara folle e disperata senza momenti di pausa, un’overdose di immagini, parole, suoni.

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Foto alternative movie poster | The wolf of Wall Street (colour) | Fred Lobo Lopez | Scorsese | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster | L'età dell'innocenza (red) | Stefania Gagliano| Scorsese | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster Taxi driver (head) | Tomasz Majewski | Scorsese | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster Gang of New York | Jessica Deahl | Scorsese | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Mean Streets di Martin Scorsese | Alessandro Pagani | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster SHUTTER ISLAND | Melvin Mago | Scorsese | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster | Casino Yvan Quinet | Scorsese | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster | The wolf of Wall Street (colour) | Fred Lobo Lopez | Scorsese | Soggettiva Gallery Milano

Per celebrare una delle uscite cinematografiche più importanti dell’autunno, KILLERS OF THE FLOWER MOON di MARTIN SCORSESE, inaugura la nuova mostra.

Da martedì 17 ottobre 2023 

“MARTIN SCORSESE. KILLERS & FLOWERS”

La mostra MARTIN SCORSESE. KILLERS & FLOWERS, dal 17 ottobre, si rifà a Killers of the Flower Moon – l’ultima pellicola firmata da Martin Scorsese presentata fuori concorso al Festival di Cannes e in uscita nelle sale italiane il 19 ottobre – e omaggia la carriera più che cinquentennale di uno dei padri della New Hollywood e del cinema contemporaneo.

Foto alternative movie poster | L'ultima tentazione di Cristo (colour) | Fred Lobo Lopez | Scorsese | Soggettiva Gallery Milano

LE OPERE

Per l’occasione Soggettiva Gallery ha commissionato quattro opere originali, tre a firma di Fredlobo Lopez, illustratore e digital artist francese, e una di Stefania Gagliano, pittrice con già all’attivo altre collaborazioni con la galleria:  Fredlobo ha reinterpretato grandi classici come Toro scatenato, The Wolf of Wall Street –  esuberante ritratto di una certa società americana che ha recentemente compiuto 10 anni – e L’ultima tentazione di Cristo.

Foto alternative movie poster | L'età dell'innocenza (red) | Stefania Gagliano| Scorsese | Soggettiva Gallery Milano

 Stefania Gagliano si è invece cimentata con L’età dell’innocenza – caposaldo della poetica del regista newyorchese a 30 anni dalla sua uscita nelle sale – dando vita a una stampa in edizione limitata in cui ogni esemplare è unico e diverso dall’altro.

Foto alternative movie poster Taxi driver (head) | Tomasz Majewski | Scorsese | Soggettiva Gallery Milano

PERDERSI (IN TAXI) PER LE STRADE DI NEW YORK

Se siete amanti di Taxi Driver non potete perdere l’inedite prospettiva attraverso la quale Tomasz Majewski ha reinterpretato il film: il profilo di De Niro, indimenticabile nella sua interpretazione di Travis Bickle, sembra essere diventato una cosa sola con la taxi service map di New York. 

Foto alternative movie poster Gang of New York | Jessica Deahl | Scorsese | Soggettiva Gallery Milano

È sempre la Grande Mela a fare da sfondo a Gangs of New York:  l’Alternative Movie Poster di Jessica Deahl offre una rappresentazione, a metà tra studio anatomico e cartina geografica, della New York di metà Ottocento, teatro di sanguinosi scontri tra bande criminali.

Foto alternative movie poster del film Mean Streets di Martin Scorsese | Alessandro Pagani | Soggettiva Gallery Milano

GANGSTER SI DIVENTA

Per il suo terzo lungometraggio, Scorsese adotta un approccio più sciolto nella narrazione. Con Mean Streets non siamo testimoni dell’epica ascesa e caduta di potenti criminali, bensì le vicende quotidiane di un gruppo di mafiosi di basso livello. In Mean Street possiamo ammirare in forma ancora incompiuta lo stile di quello che presto diventerà un Maestro.

Foto alternative movie poster SHUTTER ISLAND | Melvin Mago | Scorsese | Soggettiva Gallery Milano

UNO DEI SUOI FILM PIU’ CUPI

Shutter Island è uno dei film di Martin Scorsese più gotici, claustrofobici ed ermetici. Uno psycho-thriller implacabile, dove non passa un solo minuto senza quel senso di angoscia ricreato anche e soprattutto con delle immagini precise, nelle quali la luce accecante si alterna col buio pesto.

Foto alternative movie poster | Casino Yvan Quinet | Scorsese | Soggettiva Gallery Milano

UN OVERDOSE DI IMMAGINI E SUONI

Casino segna una netta rottura con il passato cinematografico di Scorsese: l’iperrealismo della narrazione, la messa in scena violenta e grottesca, il montaggio sincopato e frenetico smettono di essere caratteristici di uno stile e diventano parte integrante di una storia, un modo di narrare gli eventi. Casino è come un’immersione in apnea, una gara folle e disperata senza momenti di pausa, un’overdose di immagini, parole, suoni.

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I COEN E I 25 ANNI DE IL GRANDE LEBOWSKI

I COEN E I 25 ANNI DE IL GRANDE LEBOWSKI
24 Settembre 2023
Foto alternative movie poster del film Il grande Lebowski (portrait) | Dave O Flanagan | Coen | Soggettiva Gallery Milano

Soggettiva Gallery presenta, da martedì 3 Ottobre 2023 la nuova mostra: I COEN E I 25 ANNI DE IL GRANDE LEBOWSKI

La rassegna – ricognizione sul cinema dei due registi statunitensi, carico al tempo stesso di violenza e di poesia – esordirà poco prima dell’arrivo nei cinema Drive-Away Dolls, la loro ultima fatica cinematografica

Per celebrare una delle uscite cinematografiche più importanti dell’autunno, DRIVE-AWAY DOLLS di ETHAN COEN, inaugura la nuova mostra.

Da martedì 3 ottobre 2023 

“I COEN E I 25 ANNI DE IL GRANDE LEBOWSKI”

Una collezione imperdibile, pensata come una celebrazione: vengono festeggiati, da un lato, i 25 dalla nascita de Il grande Lebowski – film cult che li ha reso i Coen celebri, entrando di diritto nell’immaginario comune grazie anche all’indimenticabile interpretazione di Jeff Bridges nei panni di Drugo/Dude –, dall’altro la prossima uscita in sala di Drive-Away Dolls

LA MOSTRA

I Coen e i 25 anni de “Il Grande Lebowski” (Buon compleanno Drugo) è l’omaggio che dal 3 ottobre Soggettiva Gallery riserva ai film dei fratelli Coen in occasione dell’uscita in sala del loro nuovo road-movie al femminile Drive-Away Dolls, prevista per il 5 ottobre 2023

LE OPERE

Il cinema dei Coen, e in particolare il celeberrimo Il Grande Lebowski, è protagonista dei poster di Dave O’Flanagan e Malone, che offrono un punto di vista inedito su questo straordinario cult. Particolarmente originale la rivisitazione offerta da Casey Callender, ottenuta grazie alla commistione con l’immaginario del film E.T, diretto da Steven Spielberg. La collettiva include inoltre opere dedicate ad altre famose pellicole dei Coen, tra le quali Non è un paese per vecchi, Fargo, Il grinta, Barton Fink, Blood Simple.

BUON COMPLEANNO DRUGO

All’uscita sugli schermi statunitensi nel 1998, Il grande Lebowski non ottenne il riscontro atteso. Eppure, negli anni successivi, il film si è trasformato in un vero e proprio oggetto di cult e presto tornerà in sala in versione restaurata dalla Cineteca di Bologna.
Quali sono i motivi dell’idolatria verso questo film? In primo luogo la disinvolta mescolanza di generi come il noir, il musical, il western, tra i quali s’impone il registro comico e ironico. Secondariamente, le allusioni e le citazioni cinematografiche. Ancora, l’aspetto onirico e surreale, che arricchisce la narrazione col ricorso al sogno e al grottesco.

TRA LE ALTRE COMMEDIE

Premiato nel 1991 da una giuria presieduta da Roman Polanski con la Palma d’Oro, il premio per la miglior interpretazione a John Turturro e quello per la regia a Joel Coen, Barton Fink è il titolo che fece fare il “grande balzo” ai fratelli del Minnesota e resta ancora oggi uno dei loro film più affascinanti e misteriosi.

A proposito di Davies è un concentrato di emozioni, filtrate dal talento autoriale e pregne del grottesco tipico del cinema dei Coen. Le risate, le bizzarre espressioni dei personaggi, le atmosfere ipnotiche e i movimenti di macchina originali lo rendono un tassello imprescindibile della cinematografia di Joel e Ethan Coen

KILLERS E INVESTIGATORI

Tra road movie e teatro dell’assurdo, ma anche acuta black comedy in grado di saper fondere sapientemente commedia e tragedia in un continuo gioco riflettente tra letteratura, teatro e vita, Fargo è un grande esempio di fiction, eppure, sul nero dello schermo, un’epigrafe ci avverte: «quella che vedrete è una storia vera. I fatti esposti nel film sono accaduti nel 1987 nel Minnesota”.

La storia di Blood Simple segue una trama di stampo noir, con un triangolo amoroso, omicidi, sangue e tensione: ma l’abilità dei fratelli Coen (Joel, accreditato come regista, ed Ethan, solo come produttore) sta proprio nel sovvertire le regole di un genere che ben conoscono e con il quale sono cresciuti, al fine di decostruirlo e ristrutturarlo in un modo totalmente diverso ed atipico.

NEW WESTERN

Con Non è un paese per vecchi i fratelli Coen tornano alle origini, alle loro atmosfere preferite, prendendo in esame le tante conseguenze che la pura casualità può portare con sé negli equilibri dei rapporti umani. Per la prima volta in carriera, il duo di Minneapolis scrive una sceneggiatura riadattando un romanzo di un autore noto, Cormac McCarthy.

II fratelli Coen, quando si avvicinano a un nuovo genere, lo prendono, lo rifanno a modo loro, lo reinterpretano, lo usano a piacimento piegandolo alla loro consueta poetica della caducità dell’essere umano, ma al tempo stesso ne rispettano fino in fondo le regole.: è quello che succede anche per Il grinta e per il genere western di cui il film fa parte

GANGSTERS

Se c’è una cosa che i Coen sanno fare questa è costruire trame mai scontata, dotate di intreccio complesso e a tratti geniale. Crocevia della morte non fa eccezione; pur possedendo una sostanziale linearità a livello narrativo (nessun flashback), ciò non impedisce ai Coen di mettere in atto colpi di scena e ribaltamenti di fronte imprevedibili.

UN “REGISTA A DUE TESTE”

Come i loro protagonisti anche i film dei fratelli Coen risultano molto difficili da dimenticare, riuscendo ad insinuarsi nei più profondi meandri della nosra stessa psicologia: un cinema in grado di esprimere impegnativa leggerezza sommata ad una ormai iconica originalità, al pari degli Alternative Movie Poster di cui cui si compone la nuova mostra “I Coen e i 25 anni de Il grande Lebowski”, in corso da martedì 3 ottobre presso Soggettiva Gallery.

INFORMAZIONI AL PUBBLICO

SOGGETTIVA GALLERY

Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano

3357722437 – 3458463222

info@soggettivagallery.com 

www.soggettivagallery.com 

Orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 20.30                           Sabato e Domenica 10-13.30 e 16-19.30

Foto alternative movie poster del film Non è un paese per vecchi (pink) concepcion studios | Coen | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Il grande Lebowski (Michelangelo) | Callender | Coen | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Il grande Lebowski (Toilette) | Max Dalton | Coen | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Barton Fink | Amanda Hedstrom | Coen | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film A proposito di Davis | Sherif Adel | Coen | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Blood Simple | JEFFREY EVERETT | Coen | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Fargo (blood) | Saniose | Coen | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Fargo (Snow) | Nan Lawson | Coen | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Non è un paese per vecchi (color) | Van Orton | Coen | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Il Grinta (horse) | Jay Gordon | Coen | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Non è un paese per vecchi (pink) concepcion studios | Coen | Soggettiva Gallery Milano

Per celebrare una delle uscite cinematografiche più importanti dell’autunno, DRIVE-AWAY DOLLS di ETHAN COEN, inaugura la nuova mostra.

Da martedì 3 ottobre 2023 

“I COEN E I 25 ANNI DE IL GRANDE LEBOWSKI”

Una collezione imperdibile, pensata come una celebrazione: vengono festeggiati, da un lato, i 25 dalla nascita de Il grande Lebowski – film cult che li ha reso i Coen celebri, entrando di diritto nell’immaginario comune grazie anche all’indimenticabile interpretazione di Jeff Bridges nei panni di Drugo/Dude –, dall’altro la prossima uscita in sala di Drive-Away Dolls

Foto alternative movie poster del film Il grande Lebowski (Michelangelo) | Callender | Coen | Soggettiva Gallery Milano

LA MOSTRA

I Coen e i 25 anni de “Il Grande Lebowski” (Buon compleanno Drugo) è l’omaggio che dal 3 ottobre Soggettiva Gallery riserva ai film dei fratelli Coen in occasione dell’uscita in sala del loro nuovo road-movie al femminile Drive-Away Dolls, prevista per il 5 ottobre 2023

Foto alternative movie poster del film Il grande Lebowski (Toilette) | Max Dalton | Coen | Soggettiva Gallery Milano

LE OPERE

Il cinema dei Coen, e in particolare il celeberrimo Il Grande Lebowski, è protagonista dei poster di Dave O’Flanagan e Malone, che offrono un punto di vista inedito su questo straordinario cult.

Particolarmente originale la rivisitazione offerta da Casey Callender, ottenuta grazie alla commistione con l’immaginario del film E.T, diretto da Steven Spielberg. La collettiva include inoltre opere dedicate ad altre famose pellicole dei Coen, tra le quali Non è un paese per vecchi, Fargo, Il grinta, Barton Fink, Blood Simple.

Foto alternative movie poster del film Barton Fink | Amanda Hedstrom | Coen | Soggettiva Gallery Milano

BUON COMPLEANNO DRUGO

All’uscita sugli schermi statunitensi nel 1998, Il grande Lebowski non ottenne il riscontro atteso. Eppure, negli anni successivi, il film si è trasformato in un vero e proprio oggetto di cult e presto tornerà in sala in versione restaurata dalla Cineteca di Bologna.

Quali sono i motivi dell’idolatria verso questo film? In primo luogo la disinvolta mescolanza di generi come il noir, il musical, il western, tra i quali s’impone il registro comico e ironico. Secondariamente, le allusioni e le citazioni cinematografiche. Ancora, l’aspetto onirico e surreale, che arricchisce la narrazione col ricorso al sogno e al grottesco.

Foto alternative movie poster del film A proposito di Davis | Sherif Adel | Coen | Soggettiva Gallery Milano

TRA LE ALTRE COMMEDIE

Premiato nel 1991 da una giuria presieduta da Roman Polanski con la Palma d’Oro, il premio per la miglior interpretazione a John Turturro e quello per la regia a Joel Coen, Barton Fink è il titolo che fece fare il “grande balzo” ai fratelli del Minnesota e resta ancora oggi uno dei loro film più affascinanti e misteriosi.

A proposito di Davies è un concentrato di emozioni, filtrate dal talento autoriale e pregne del grottesco tipico del cinema dei Coen. Le risate, le bizzarre espressioni dei personaggi, le atmosfere ipnotiche e i movimenti di macchina originali lo rendono un tassello imprescindibile della cinematografia di Joel e Ethan Coen

Foto alternative movie poster del film Blood Simple | JEFFREY EVERETT | Coen | Soggettiva Gallery Milano

KILLERS E INVESTIGATORI

Tra road movie e teatro dell’assurdo, ma anche acuta black comedy in grado di saper fondere sapientemente commedia e tragedia in un continuo gioco riflettente tra letteratura, teatro e vita, Fargo è un grande esempio di fiction, eppure, sul nero dello schermo, un’epigrafe ci avverte: «quella che vedrete è una storia vera. I fatti esposti nel film sono accaduti nel 1987 nel Minnesota”.

La storia di Blood Simple segue una trama di stampo noir, con un triangolo amoroso, omicidi, sangue e tensione: ma l’abilità dei fratelli Coen (Joel, accreditato come regista, ed Ethan, solo come produttore) sta proprio nel sovvertire le regole di un genere che ben conoscono e con il quale sono cresciuti, al fine di decostruirlo e ristrutturarlo in un modo totalmente diverso ed atipico.

Foto alternative movie poster del film Fargo (blood) | Saniose | Coen | Soggettiva Gallery Milano

NEW WESTERN

Con Non è un paese per vecchi i fratelli Coen tornano alle origini, alle loro atmosfere preferite, prendendo in esame le tante conseguenze che la pura casualità può portare con sé negli equilibri dei rapporti umani. Per la prima volta in carriera, il duo di Minneapolis scrive una sceneggiatura riadattando un romanzo di un autore noto, Cormac McCarthy.

II fratelli Coen, quando si avvicinano a un nuovo genere, lo prendono, lo rifanno a modo loro, lo reinterpretano, lo usano a piacimento piegandolo alla loro consueta poetica della caducità dell’essere umano, ma al tempo stesso ne rispettano fino in fondo le regole.: è quello che succede anche per Il grinta e per il genere western di cui il film fa parte

Foto alternative movie poster del film Fargo (Snow) | Nan Lawson | Coen | Soggettiva Gallery Milano

GANGSTERS

Se c’è una cosa che i Coen sanno fare questa è costruire trame mai scontata, dotate di intreccio complesso e a tratti geniale. Crocevia della morte non fa eccezione; pur possedendo una sostanziale linearità a livello narrativo (nessun flashback), ciò non impedisce ai Coen di mettere in atto colpi di scena e ribaltamenti di fronte imprevedibili.

Foto alternative movie poster del film Non è un paese per vecchi (color) | Van Orton | Coen | Soggettiva Gallery Milano

UN “REGISTA A DUE TESTE”

Come i loro protagonisti anche i film dei fratelli Coen risultano molto difficili da dimenticare, riuscendo ad insinuarsi nei più profondi meandri della nosra stessa psicologia: un cinema in grado di esprimere impegnativa leggerezza sommata ad una ormai iconica originalità, al pari degli Alternative Movie Poster di cui cui si compone la nuova mostra “I Coen e i 25 anni de Il grande Lebowski”, in corso da martedì 3 ottobre presso Soggettiva Gallery.

Foto alternative movie poster del film Il Grinta (horse) | Jay Gordon | Coen | Soggettiva Gallery Milano

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Sabato e Domenica 10-13.30 e 16-19.30

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ANDERSON CITY PALETTE

ANDERSON CITY PALETTE

12 Settembre 2023
Photo alternative movie poster Grand Budapest Hotel (pink) regia di yes Andrson | Adam Juresko | Soggettiva Gallery

Soggettiva Gallery presenta, da mercoledì 20 Settembre 2023 la nuova mostra: ANDERSON CITY PALETTE

La rassegna, sugli studiati accostamenti cromatici tipici del regista, esordirà poco prima dell’arrivo nei cinema di Asteroid City, il nuovo film di Wes Anderson

Per celebrare una delle uscite cinematografiche più importanti dell’autunno, ASTEROID CITY di WES ANDERSON, affollato di star hollywoodiane e atteso spasmodicamente dai fan, inaugura la nuova mostra.

Da Mercoledì 20 SETTEMBRE 2023 

“ANDERSON CITY PALETTE”

Una collezione imperdibile, incentrata sugli studiati accostamenti cromatici che insieme alla simmetria visiva e a uno stile di narrazione unico nel suo genere hanno reso immortali film come I Tenenbaum o Grand Budapest Hotel.

LA MOSTRA

I poster in mostra – con uno speciale allestimento che omaggia le celebri scelte cromatiche del regista texano, in grado di amplificare in modo esponenziale le emozioni veicolate dai personaggi dei suoi film – si ispirano a film che hanno contribuito a definire lo stile inconfondibile che ancora oggi contraddistingue il cinema di Wes Anderson.

LE OPERE

Tra gli altri, Le avventure acquatiche di Steve Zissou e I Tenenbaum, i cui poster sono stati realizzati rispettivamente da Matthew Rabalais e Max Dalton. Non potevano mancare i suoi film di animazione, come L’isola dei cani, a cui Raphael Kelly si è ispirato componendo un poster che richiama le forme e i colori della bandiera del Giappone, paese in cui è ambientata la narrazione. 

Per l’occasione Soggettiva Gallery ha infine commissionato 4 opere: due rielaborazioni di Grand Budapest Hotel da parte di Adam Juresko e di Veronica Chessa (in forma di boul de neige) che firma anche una versione alternativa di The French Dispatch assieme a quella dell’illustratore veneto Giacomo Bettiol.

ANDERSON CITY

Gli infiniti dettagli e le mille attenzioni presenti nelle pellicole di Wes Anderson formano unitamente alla brillantezza dei colori e alla loro calibrazione un sistema unitario e coerente che denota il suo senso estetico ed artistico non comune. Le tre chiavi per comprendere Wes Anderson nelle sue lezioni di decorazione sono: una gestione impeccabile della palette di colori un dono innato per le proporzioni e le simmetrie e un’estetica dal tono nostalgico.

LA PALETTE DI COLORI

I colori quindi per Wes Anderson non rappresentano una componente aggiuntiva e quasi scontata del film, ma un elemento che ne determina l’ossatura e il risultato finale che altrimenti non sarebbe così convincente e coinvolgente.

Se c’è qualcosa che identifica questo regista, è l’uso dei colori e la capacità di abbinarli. Chi vede i suoi film sa che predilige i toni pastello. Ciò che provoca attraverso l’uso dei colori è pura sinestesia, quella reazione dei nostri sensi attraverso la quale evochiamo emozioni senza aver bisogno delle parole.

L’EMOZIONE CROMATICA

I colori e le loro combinazioni svolgono, a livello inconscio, un ruolo fondamentale nella visione di un film e quindi sul coinvolgimento del pubblico.

Il regista Wes Anderson utilizza la sua tecnica estetica dell’uso del colore, le inquadrature e le simmetrie non al solo fine estetico, ma cercando nella forma la vera sostanza, con lo scopo di sottolineare gli aspetti interiori dei personaggi, in funzione della psicologia facendo in modo che le caratteristiche dei protagonisti si riflettano nell’estetica che li rappresenta.

LA COMPOSIZIONE

Le tonalità di colori presenti in ogni scena si armonizzano come in un dipinto e a ogni momento ripreso viene abbinata una palette cromatica. Ciò che colpisce del regista è proprio la volontà di trasformare il cinema in una composizione. Un dipinto di un pittore con colori complementari e allo stesso tempo sfumati. Il lavoro sui colori, sulla simmetria e sulle inquadrature risultano protagonisti quanto la storia del film. Le scelte cromatiche diventano un modo per far relazionare i personaggi allo spazio che li circonda e un modo per enfatizzare le sensazioni e le emozioni degli stessi. (Giulia Notari)

QUESTIONE DI DETTAGLI

Un’altra caratteristica che rappresenta il regista è la geometria. Riesce a creare delle ambientazioni ordinate e perfette che hanno un senso all’interno della storia. I suoi set sono come delle piccole cartoline piene di dettagli. Ogni tavolo, ogni libreria, ogni parete è un mondo a sé.

NOSTALGIA RETRO’

La nostalgia per il passato è il terzo elemento presente nell’estetica di Wes Anderson. Tutto ha un’atmosfera retrò, anche se, qua e là, sono presenti degli elementi moderni. Cerca dei pezzi classici, oggetti d’antiquariato che evocano i viaggi, ognuno con un preciso significato. Non importa quanto carica possa sembrare la decorazione, non ci sarà mai un oggetto che non abbia un significato.

LE INQUADRATURE DI WES

Alla base di ogni suo film vi è un elenco rigido di regole: le inquadrature sono sempre frontali, fisse da far notare una forte maniacalità della composizione dello scenario filmico. Si trova inoltre la simmetria bilaterale, presente in ogni scena, nulla di fronte alla telecamera è fuori posto, il punto di fuga è sempre al centro per creare una prospettiva centrale, utilizza inoltre lo scorrimento laterale e la panoramica dall’alto. Queste tecniche e soprattutto l’uso del colore creano una narrazione artefatta e una sensazione di surreale. Anderson ci fa vedere il mondo reale ma soprattutto quello interiore dei personaggi, enfatizzando gli umori e emozioni degli stessi.

INFORMAZIONI AL PUBBLICO

SOGGETTIVA GALLERY

Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano

3357722437 – 3458463222

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Orari di apertura:

Da martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.30 / Dalle 16.00 alle 19.30/20.00

Foto alternative movie poster del film Moonrise Kingdom (map) | Kemi Mai | Wes Anderson | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Fantastic Mr. Fox (motorbike) | maryanna holloman | Wes Anderson | Soggettiva Gallery Milano
Photo alternative movie poster The French Dispatch (plateau) regia di Wes Andrson | Giacomo Bettiol | Soggettiva Gallery
Foto alternative movie poster del film Il treno per il Darjeeling | sam gilbey | Wes Anderson | Soggettiva Gallery Milano
Opera unica (painted/framed) The French Dispatch regia di yes Andrson | Veronica Chessa | Soggettiva Gallery
Foto alternative movie poster del film I Tenenbaum (elements) | Max Dalton | Wes Anderson | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Le avventure acquatiche di Steve Zissou (Bill)| Wes Anderson | Matthew Rabalais | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film L'isola dei cani (Red)| Wes Anderson | Raphael Kelly | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Le avventure acquatiche di Steve Zissou (Blu)| Wes Anderson | Josh Seth Blake | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film I Tenenbaum (Baumer) | Jeff Boyes | Evanimal | Soggettiva Gallery Milano
Photo alternative movie poster Grand Budapest Hotel (boule de niege) regia di yes Andrson | Veronica Chessa | Soggettiva Gallery

Per celebrare una delle uscite cinematografiche più importanti dell’autunno, ASTEROID CITY di WES ANDERSON, affollato di star hollywoodiane e atteso spasmodicamente dai fan, inaugura la nuova mostra.

Photo alternative movie poster The French Dispatch (plateau) regia di Wes Andrson | Giacomo Bettiol | Soggettiva Gallery

Da Mercoledì 20 SETTEMBRE 2023 

“ANDERSON CITY PALETTE”

Una collezione imperdibile, incentrata sugli studiati accostamenti cromatici che insieme alla simmetria visiva e a uno stile di narrazione unico nel suo genere hanno reso immortali film come I Tenenbaum o Grand Budapest Hotel.

Foto alternative movie poster del film Moonrise Kingdom (map) | Kemi Mai | Wes Anderson | Soggettiva Gallery Milano
LA MOSTRA

I poster in mostra – con uno speciale allestimento che omaggia le celebri scelte cromatiche del regista texano, in grado di amplificare in modo esponenziale le emozioni veicolate dai personaggi dei suoi film – si ispirano a film che hanno contribuito a definire lo stile inconfondibile che ancora oggi contraddistingue il cinema di Wes Anderson.

Foto alternative movie poster del film Il treno per il Darjeeling | sam gilbey | Wes Anderson | Soggettiva Gallery Milano

LE OPERE

Tra gli altri, Le avventure acquatiche di Steve Zissou e I Tenenbaum, i cui poster sono stati realizzati rispettivamente da Matthew Rabalais e Max Dalton. Non potevano mancare i suoi film di animazione, come L’isola dei cani, a cui Raphael Kelly si è ispirato componendo un poster che richiama le forme e i colori della bandiera del Giappone, paese in cui è ambientata la narrazione. 

Per l’occasione Soggettiva Gallery ha infine commissionato 4 opere: due rielaborazioni di Grand Budapest Hotel da parte di Adam Juresko e di Veronica Chessa (in forma di boul de neige) che firma anche una versione alternativa di The French Dispatch assieme a quella dell’illustratore veneto Giacomo Bettiol.

Foto alternative movie poster del film Fantastic Mr. Fox (motorbike) | maryanna holloman | Wes Anderson | Soggettiva Gallery Milano

ANDERSON CITY

Gli infiniti dettagli e le mille attenzioni presenti nelle pellicole di Wes Anderson formano unitamente alla brillantezza dei colori e alla loro calibrazione un sistema unitario e coerente che denota il suo senso estetico ed artistico non comune. Le tre chiavi per comprendere Wes Anderson nelle sue lezioni di decorazione sono: una gestione impeccabile della palette di colori un dono innato per le proporzioni e le simmetrie e un’estetica dal tono nostalgico.

Foto alternative movie poster del film Le avventure acquatiche di Steve Zissou (Bill)| Wes Anderson | Matthew Rabalais | Soggettiva Gallery Milano

LA PALETTE DI COLORI

I colori quindi per Wes Anderson non rappresentano una componente aggiuntiva e quasi scontata del film, ma un elemento che ne determina l’ossatura e il risultato finale che altrimenti non sarebbe così convincente e coinvolgente.

Se c’è qualcosa che identifica questo regista, è l’uso dei colori e la capacità di abbinarli. Chi vede i suoi film sa che predilige i toni pastello. Ciò che provoca attraverso l’uso dei colori è pura sinestesia, quella reazione dei nostri sensi attraverso la quale evochiamo emozioni senza aver bisogno delle parole.

Alternative movie poster I Tenenbaum (Margot Tattoo) | Wes Anderson | Sandi Calistro | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film I Tenenbaum (Baumer) | Jeff Boyes | Evanimal | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film I Tenenbaum (elements) | Max Dalton | Wes Anderson | Soggettiva Gallery Milano

L’EMOZIONE CROMATICA

I colori e le loro combinazioni svolgono, a livello inconscio, un ruolo fondamentale nella visione di un film e quindi sul coinvolgimento del pubblico.

Il regista Wes Anderson utilizza la sua tecnica estetica dell’uso del colore, le inquadrature e le simmetrie non al solo fine estetico, ma cercando nella forma la vera sostanza, con lo scopo di sottolineare gli aspetti interiori dei personaggi, in funzione della psicologia facendo in modo che le caratteristiche dei protagonisti si riflettano nell’estetica che li rappresenta.

Foto alternative movie poster del film Le avventure acquatiche di Steve Zissou (Blu)| Wes Anderson | Josh Seth Blake | Soggettiva Gallery Milano
LA COMPOSIZIONE

Le tonalità di colori presenti in ogni scena si armonizzano come in un dipinto e a ogni momento ripreso viene abbinata una palette cromatica. Ciò che colpisce del regista è proprio la volontà di trasformare il cinema in una composizione. Un dipinto di un pittore con colori complementari e allo stesso tempo sfumati. Il lavoro sui colori, sulla simmetria e sulle inquadrature risultano protagonisti quanto la storia del film. Le scelte cromatiche diventano un modo per far relazionare i personaggi allo spazio che li circonda e un modo per enfatizzare le sensazioni e le emozioni degli stessi. (Giulia Notari)

Foto alternative movie poster del film L'isola dei cani (Red)| Wes Anderson | Raphael Kelly | Soggettiva Gallery Milano

QUESTIONE DI DETTAGLI

Un’altra caratteristica che rappresenta il regista è la geometria. Riesce a creare delle ambientazioni ordinate e perfette che hanno un senso all’interno della storia. I suoi set sono come delle piccole cartoline piene di dettagli. Ogni tavolo, ogni libreria, ogni parete è un mondo a sé.

Foto alternative movie poster del film Rushmore (Bill)| Wes Anderson | Matthew Rabalais | Soggettiva Gallery Milano

NOSTALGIA RETRO’

Un’altra caratteristica che rappresenta il regista è la geometria. Riesce a creare delle ambientazioni ordinate e perfette che hanno un senso all’interno della storia. I suoi set sono come delle piccole cartoline piene di dettagli. Ogni tavolo, ogni libreria, ogni parete è un mondo a sé.

Foto alternative movie poster del film Moonrise Kingdom (boat) | Tim Doyle | Wes Anderson | Soggettiva Gallery Milano

LE INQUADRATURE DI WES

Alla base di ogni suo film vi è un elenco rigido di regole: le inquadrature sono sempre frontali, fisse da far notare una forte maniacalità della composizione dello scenario filmico. Si trova inoltre la simmetria bilaterale, presente in ogni scena, nulla di fronte alla telecamera è fuori posto, il punto di fuga è sempre al centro per creare una prospettiva centrale, utilizza inoltre lo scorrimento laterale e la panoramica dall’alto. Queste tecniche e soprattutto l’uso del colore creano una narrazione artefatta e una sensazione di surreale. Anderson ci fa vedere il mondo reale ma soprattutto quello interiore dei personaggi, enfatizzando gli umori e emozioni degli stessi.

Alternative movie poster I Tenenbaum (Margot Polish) | Wes Anderson | Patrycja Podkościelny Soggettiva Gallery Milano

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STEPHEN KING. THE BEST OF

STEPHEN KING. THE BEST OF
30 Agosto 2023
Foto alternative movie poster del film Shining regia di Stanley Kubrick | Adam Juresko Soggettiva Gallery Milano

Soggettiva Gallery presenta, da martedì 5 Settembre 2023 la nuova mostra: STEPHEN KING. THE BEST OF

Una esposizione che, tributando un omaggio all’autore americano, raccoglierà le opere realizzate da artisti internazionali ispirate ai film tratti dai suoi più celebri romanzi.

 

La pubblicazione a livello internazionale dell’ultimo attesissimo romanzo di Stephen King, “Holly” (Sperling & Kupfer), diventa lo spunto per una nuova mostra dedicata al grande scrittore americano.

Da Martedì 5 SETTEMBRE 2023 

“STEPHEN KING. THE BEST OF”

Impossibile citare tutti i film che sono stati tratti dai libri di uno dei più importanti e prolifici autori americani. Abbiamo fatto una selezione…ovviamente non esaustiva.

STAND BY ME – RICORDO DI UNA ESTATE

“Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a 12 anni.” Stand by me di Rob Reiner è un viaggio a ritroso verso quell’età, la memoria di una lunga, avventurosa camminata di 4 dodicenni per due giorni di fine estate del 1959. Da un romanzo del re dell’orrore, Stephen King, un film capace di riportare il difficile addio all’adolescenza. Un miracoloso equilibrio della memoria tra sentimento e avventura. Sarebbe piaciuto a Truffaut.

Una delle scene memorabili è il magico incontro all’alba tra Gordie e il cerbiatto, momento poeticamente incantevole che il ragazzo conserverà segreto nel suo cuore. Non lo racconterà agli amici perché: “Le cose più importanti sono le più difficili da dire“. E questa è l’interpretazione di quell’attimo realizzata da Housebear Design, un piccolo studio nel nord-ovest dell’Arkansas, gestito da Justin Froning che ha fatto della narrazione la sua passione e il raccontare storie attraverso mezzi visivi (qualunque essi siano) il suo lavoro.

IL MIGLIO VERDE

“Sono stanco, capo. Stanco di andare sempre in giro solo come un passero nella pioggia. Stanco di non poter mai avere un amico con me che mi dica dove andiamo, da dove veniamo e perché. Sono stanco soprattutto del male che gli uomini fanno a tutti gli altri uomini. Stanco di tutto il dolore che io sento, ascolto nel mondo ogni giorno, ce n’è troppo per me. È come avere pezzi di vetro conficcati in testa sempre continuamente. Lo capisci questo?”  John Coffey “Il Gigante Buono” ne Il Miglio Verde

Il film è tratto da uno dei più celeberrimi romanzi di Stephen King, The Green Mile. King pubblicò la storia nel 1997 in 6 puntate, ricordando lo stile di Charles Dickens. Il regista Frank Darabont dovette quindi riunire tutto in un singolo copione e questa non fu un’impresa facile. Infatti lo stesso Stephen King sostenne di non invidiare Darabont perchè riunire tutto in un unico solo copione non era alquanto facile.

Il topo soprannominato Mr. Jingles non era un animale qualsiasi. Infatti fu selezionato fra più di 30 topi addestrati! Il piccolo topo è ormai una figura molto famosa nell’immaginario cinematografico, tanto che ha diverse pagine su Facebook a lui dedicate!

Dominique Byron, che ha realizzato quest’opera, è una illustratrice e grafica di Manchester. Esperta e appassionata di Cinema, adora utilizzare colori audaci e forme geometriche con una particolare predilezione nei confronti dell’architettura.

CHRISTINE – LA MACCHINA INFERNALE

Stephen King aveva annunciato la produzione di quello che sarà il remake di Christine: la macchina infernale, pellicola cult del 1983 adattata dal suo omonimo romanzo dal regista John Carpenter. La vicenda ruota attorno a un timido adolescente che inizia a sistemare una Plymouth Fury del ’58, scoprendo che l’attività lo aiuta a farlo uscire dal suo guscio. Le cose si faranno però molte pericolose quando scoprirà che l’auto ha una propria mente malvagia. Una delle storie più famose e iconiche degli anni ’80 di King, che ha segnato e raccontato un’epoca. 

La realizzazione di questo lavoro è di Mike Lucido, artista, fotografo, operatore video, grafico e illustratore del Nevada. Non poteva non divertirsi a reinterpretare questo Stra-Cult.

IT

Pennywise è senza dubbio il pagliaccio horror più POP di sempre! La terribile sequenza in cui il piccolo Georgie, all’inseguimento della sua barchetta di carta, sta per infilare la mano nel tombino in cui si cela vorace il clown danzante è una delle scene più note e rimaste impresse nella memoria di chi ha letto il romanzo, di chi ha visto la miniserie TV del 1990 con Tim Curry e di chi ha gustato l’ultima e più esplicita versione arrivata al cinema. 

L’omonimo romanzo di King, fu pubblicato per la prima volta nel 1986, diventando immediatamente un classico della letteratura. A tutt’oggi è considerato uno dei migliori e più autorevoli lavori dell’incontrastato maestro dell’horror. Un romanzo che da decenni terrorizza generazioni di lettori. 

Casey Callender è l’illustratore Texano (famoso per le sue collaborazioni per il cinema con Blizzard Entertainment, Marvel Entertainment e Warner Bros) che ha materializzato con la sua opera quella indimenticabile immagine.

KINGVERSE

Come molti sanno, ci sono molte connessioni che collegano le opere di King andando a formare un vero e proprio Kingverse. Misery è il primo lungometraggio prodotto dalla casa di produzione di Reiner, la Castle Rock. Castle Rock è il paesino in cui è ambientato Stand by me e altri racconti di King. Paul Sheldon era amico di infanzia di Eddie Kaspbrak che si era trasferito a Boston dopo gli eventi di It. Misery è ambientato nella cittadina immaginaria di Sidewinder, vicino all’ Overlook Hotel, l’ambientazione di Shining. Dick Halloran, il cuoco dell’Overlook Hotel, aveva prestato servizio nell’esercito insieme al padre di Mike Hanlon, un altro membro del club dei perdenti di It. In Misery, Annie porta una macchina da scrivere modello Royal 10. Stephen King ne aveva una identica, e proprio come nel film, entrambe avevano il tasto “N” difettoso. Nel romanzo anche le lettere “T” ed “E” erano malfunzionanti. Entrambe sono le due lettere più comuni nella lingua inglese, questo rendeva il lavoro di Paul molto più arduo. In più, il battere compulsivo sulla tastiera, che rimanda un po’ al Jack Torrance di Shining offre allo spettatore un elemento di frustrazione in più e lo aiuta a calare nello stato d’animo del protagonista.

MISERY NON DEVE MORIRE

Originariamente, nel romanzo di King, Annie recide uno dei piedi di Paul Sheldon con un’ascia: Goldman ha adorato la scena e ha lottato perché fosse inclusa anche nel film, ma il regista Reiner ha insistito affinché fosse cambiata, utilizzando un martello, in modo che lei gli rompesse solo le caviglie, “per non rendere tutto troppo cruento”. Però Goldman successivamente ha scritto che questa era stata la decisione giusta, poiché la rappresentazione visiva di un’amputazione avrebbe indotto il pubblico a odiare Annie invece che prenderla in simpatia per la sua follia.

Ovviamente Misery non poteva non entrare tra i soggetti immaginati e illustrati dai Van Orton , in quello che è un vero e proprio tributo all’immaginario ludico e cinematografico degli ultimi decenni.
Un’arte influenzata dalla cultura pop statunitense quella dei gemelli  Van Orton che hanno esordito reinterpretando le icone dei film cult degli anni ’80.

Anche per Jack Gregory la chiave della sua carriera come grafico, illustratore e fumettista sono i film e la televisione che lo hanno portato a realizzare bellissimi alternative movie poster. 

SHINING

La famosa scena in cui Jack Torrance impazzisce si esplica nel momento durante il quale sfonda la porta del bagno con un’ascia e si affaccia pronunciando la fatidica frase “…sono il lupo cattivo!” – nell’originale “Here’s Johnny!“. Il riferimento è il Tonight Show (uno show televisivo americano che dura fino ad oggi) condotto da Johnny Carson, storico conduttore e showman americano che ha seguito lo show fino al 1992. La frase pronunciata dal protagonista, diventa virale in seguito ed interpretata magistralmente dal buon Jack Nicholson, richiama proprio il tormentone con cui Carson veniva presentato ed introdotto ad ogni puntata. Jack, del resto, è diminutivo di  Jonathan, e da qui nasce l’idea e pure l’ironia utilizzata da Max Dalton (illustratore, pittore e musicista e scrittore occasionale) nel immortalare la scena con la sua opera.

INFORMAZIONI AL PUBBLICO

SOGGETTIVA GALLERY

Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano

3357722437 – 3458463222

info@soggettivagallery.com 

www.soggettivagallery.com 

Orari di apertura:

Da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 13.30 / Dalle 16.00 alle 19.30

Foto alternative movie poster Stand by me (Train) | Housebear| Stephen King | Rob Reiner | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Shining (Door) | Max Dalton | Stanley Kubrick | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster IT (boat) Casey Callender | Stephen King | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster Christine (red) | Mike Lucido | John Carpenter |b Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster Misery non deve morire (Hammer) | Jack Gregory | Stephen King | Soggettiva Gallery Milano
Foto di "Shining Christmas", alternative movie poster di Shining regia di Stanley Kubrick | Veronica Chessa | Soggettiva Gallery
Foto alternative movie poster Misery non deve morire (Portrait) | Barred Chapman | Stephen King | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster de Il miglio verde (The green mile) | Stephen King
Foto alternative movie poster Stand by me (Profile) | Derek Eads | Stephen King | Rob Reiner | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Shining (Blood Variant) regia di Stanley Kubrick | Adam Juresko Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster Stand by me (Train) | Housebear| Stephen King | Rob Reiner | Soggettiva Gallery Milano

La pubblicazione a livello internazionale dell’ultimo attesissimo romanzo di Stephen King, “Holly” (Sperling & Kupfer), diventa lo spunto per una nuova mostra dedicata al grande scrittore americano.

Foto alternative movie poster Stand by me (Profile) | Derek Eads | Stephen King | Rob Reiner | Soggettiva Gallery Milano

Da Martedì 5 SETTEMBRE 2023 

“STEPHEN KING. THE BEST OF”

Impossibile citare tutti i film che sono stati tratti dai libri di uno dei più importanti e prolifici autori americani. Abbiamo fatto una selezione…ovviamente non esaustiva.

Foto alternative movie poster Il miglio verde (Cubista) | Dominique Byron (The green mile) | Soggettiva Gallery Milano
STAND BY ME – RICORDO DI UNA ESTATE

“Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a 12 anni.” Stand by me di Rob Reiner è un viaggio a ritroso verso quell’età, la memoria di una lunga, avventurosa camminata di 4 dodicenni per due giorni di fine estate del 1959. Da un romanzo del re dell’orrore, Stephen King, un film capace di riportare il difficile addio all’adolescenza. Un miracoloso equilibrio della memoria tra sentimento e avventura. Sarebbe piaciuto a Truffaut.

Una delle scene memorabili è il magico incontro all’alba tra Gordie e il cerbiatto, momento poeticamente incantevole che il ragazzo conserverà segreto nel suo cuore. Non lo racconterà agli amici perché: “Le cose più importanti sono le più difficili da dire“. E questa è l’interpretazione di quell’attimo realizzata da Housebear Design, un piccolo studio nel nord-ovest dell’Arkansas, gestito da Justin Froning che ha fatto della narrazione la sua passione e il raccontare storie attraverso mezzi visivi (qualunque essi siano) il suo lavoro.

Foto alternative movie poster de Il miglio verde (The green mile) | Stephen King
IL MIGLIO VERDE

“Sono stanco, capo. Stanco di andare sempre in giro solo come un passero nella pioggia. Stanco di non poter mai avere un amico con me che mi dica dove andiamo, da dove veniamo e perché. Sono stanco soprattutto del male che gli uomini fanno a tutti gli altri uomini. Stanco di tutto il dolore che io sento, ascolto nel mondo ogni giorno, ce n’è troppo per me. È come avere pezzi di vetro conficcati in testa sempre continuamente. Lo capisci questo?”  John Coffey “Il Gigante Buono” ne Il Miglio Verde

Il film è tratto da uno dei più celeberrimi romanzi di Stephen King, The Green Mile. King pubblicò la storia nel 1997 in 6 puntate, ricordando lo stile di Charles Dickens. Il regista Frank Darabont dovette quindi riunire tutto in un singolo copione e questa non fu un’impresa facile. Infatti lo stesso Stephen King sostenne di non invidiare Darabont perchè riunire tutto in un unico solo copione non era alquanto facile.

Il topo soprannominato Mr. Jingles non era un animale qualsiasi. Infatti fu selezionato fra più di 30 topi addestrati! Il piccolo topo è ormai una figura molto famosa nell’immaginario cinematografico, tanto che ha diverse pagine su Facebook a lui dedicate!

Dominique Byron, che ha realizzato quest’opera, è una illustratrice e grafica di Manchester. Esperta e appassionata di Cinema, adora utilizzare colori audaci e forme geometriche con una particolare predilezione nei confronti dell’architettura.

Foto alternative movie poster Christine (red) | Mike Lucido | John Carpenter |b Soggettiva Gallery Milano
CHRISTINE – LA MACCHINA INFERNALE

Stephen King aveva annunciato la produzione di quello che sarà il remake di Christine: la macchina infernale, pellicola cult del 1983 adattata dal suo omonimo romanzo dal regista John Carpenter. La vicenda ruota attorno a un timido adolescente che inizia a sistemare una Plymouth Fury del ’58, scoprendo che l’attività lo aiuta a farlo uscire dal suo guscio. Le cose si faranno però molte pericolose quando scoprirà che l’auto ha una propria mente malvagia. Una delle storie più famose e iconiche degli anni ’80 di King, che ha segnato e raccontato un’epoca. 

La realizzazione di questo lavoro è di Mike Lucido, artista, fotografo, operatore video, grafico e illustratore del Nevada. Non poteva non divertirsi a reinterpretare questo Stra-Cult.

Foto alternative movie poster IT (boat) Casey Callender | Stephen King | Soggettiva Gallery Milano
IT

Pennywise è senza dubbio il pagliaccio horror più POP di sempre! La terribile sequenza in cui il piccolo Georgie, all’inseguimento della sua barchetta di carta, sta per infilare la mano nel tombino in cui si cela vorace il clown danzante è una delle scene più note e rimaste impresse nella memoria di chi ha letto il romanzo, di chi ha visto la miniserie TV del 1990 con Tim Curry e di chi ha gustato l’ultima e più esplicita versione arrivata al cinema.

L’omonimo romanzo di King, fu pubblicato per la prima volta nel 1986, diventando immediatamente un classico della letteratura. A tutt’oggi è considerato uno dei migliori e più autorevoli lavori dell’incontrastato maestro dell’horror. Un romanzo che da decenni terrorizza generazioni di lettori.

Casey Callender è l’illustratore Texano (famoso per le sue collaborazioni per il cinema con Blizzard Entertainment, Marvel Entertainment e Warner Bros) che ha materializzato con la sua opera quella indimenticabile immagine.

Foto alternative movie poster Misery non deve morire (Portrait) | Barred Chapman | Stephen King | Soggettiva Gallery Milano
Foto di "Shining Christmas", alternative movie poster di Shining regia di Stanley Kubrick | Veronica Chessa | Soggettiva Gallery
KINGVERSE
Come molti sanno, ci sono molte connessioni che collegano le opere di King andando a formare un vero e proprio Kingverse. Misery è il primo lungometraggio prodotto dalla casa di produzione di Reiner, la Castle Rock. Castle Rock è il paesino in cui è ambientato Stand by me e altri racconti di King. Paul Sheldon era amico di infanzia di Eddie Kaspbrak che si era trasferito a Boston dopo gli eventi di It. Misery è ambientato nella cittadina immaginaria di Sidewinder, vicino all’ Overlook Hotel, l’ambientazione di Shining. Dick Halloran, il cuoco dell’Overlook Hotel, aveva prestato servizio nell’esercito insieme al padre di Mike Hanlon, un altro membro del club dei perdenti di It. In Misery, Annie porta una macchina da scrivere modello Royal 10. Stephen King ne aveva una identica, e proprio come nel film, entrambe avevano il tasto “N” difettoso. Nel romanzo anche le lettere “T” ed “E” erano malfunzionanti. Entrambe sono le due lettere più comuni nella lingua inglese, questo rendeva il lavoro di Paul molto più arduo. In più, il battere compulsivo sulla tastiera, che rimanda un po’ al Jack Torrance di Shining offre allo spettatore un elemento di frustrazione in più e lo aiuta a calare nello stato d’animo del protagonista.
Foto alternative movie poster Misery non deve morire (Hammer) | Jack Gregory | Stephen King | Soggettiva Gallery Milano
MISERY NON DEVE MORIRE

Originariamente, nel romanzo di King, Annie recide uno dei piedi di Paul Sheldon con un’ascia: Goldman ha adorato la scena e ha lottato perché fosse inclusa anche nel film, ma il regista Reiner ha insistito affinché fosse cambiata, utilizzando un martello, in modo che lei gli rompesse solo le caviglie, “per non rendere tutto troppo cruento”. Però Goldman successivamente ha scritto che questa era stata la decisione giusta, poiché la rappresentazione visiva di un’amputazione avrebbe indotto il pubblico a odiare Annie invece che prenderla in simpatia per la sua follia.

Ovviamente Misery non poteva non entrare tra i soggetti immaginati e illustrati dai Van Orton , in quello che è un vero e proprio tributo all’immaginario ludico e cinematografico degli ultimi decenni.
Un’arte influenzata dalla cultura pop statunitense quella dei gemelli  Van Orton che hanno esordito reinterpretando le icone dei film cult degli anni ’80.

Anche per Jack Gregory la chiave della sua carriera come grafico, illustratore e fumettista sono i film e la televisione che lo hanno portato a realizzare bellissimi alternative movie poster. 

Foto alternative movie poster Misery non deve morire (Bed) | Van Orton | Stephen King | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Shining (Door) | Max Dalton | Stanley Kubrick | Soggettiva Gallery Milano
SHINING

La famosa scena in cui Jack Torrance impazzisce si esplica nel momento durante il quale sfonda la porta del bagno con un’ascia e si affaccia pronunciando la fatidica frase “…sono il lupo cattivo!” – nell’originale “Here’s Johnny!“. Il riferimento è il Tonight Show (uno show televisivo americano che dura fino ad oggi) condotto da Johnny Carson, storico conduttore e showman americano che ha seguito lo show fino al 1992. La frase pronunciata dal protagonista, diventa virale in seguito ed interpretata magistralmente dal buon Jack Nicholson, richiama proprio il tormentone con cui Carson veniva presentato ed introdotto ad ogni puntata. Jack, del resto, è diminutivo di  Jonathan, e da qui nasce l’idea e pure l’ironia utilizzata da Max Dalton (illustratore, pittore e musicista e scrittore occasionale) nel immortalare la scena con la sua opera.

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Foto alternative movie poster del film Shining (Blood Variant) regia di Stanley Kubrick | Adam Juresko Soggettiva Gallery Milano

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MANIFESTAZIONI POLACCHE DI CINEMA

MANIFESTAZIONI POLACCHE DI CINEMA
26 Luglio 2023
Alternative movie poster Marlene Dietrich and Marilyn Monroe (Polish) | Waldemar Swierzy | Soggettiva Gallery Milano

Soggettiva Gallery presenta, da martedì 29 Agosto 2023 la nuova mostra: MANIFESTAZIONI POLACCHE DI CINEMA

dedicata al lavoro della nota Scuola d’illustrazione polacca sul mondo del manifesto cinematografico

UN MODO DIVERSO DI “IMMAGINARE” IL CINEMA

Da Martedì 29 AGOSTO 2023 la nuova mostra 

“MANIFESTAZIONI POLACCHE DI CINEMA”

La riapertura di Soggettiva Gallery dopo la chiusura estiva, coinciderà con l’inaugurazione della mostra Manifestazioni Polacche di Cinema, ricognizione sullo straordinario sviluppo che l’arte grafica in forma di manifesto subì in Polonia a partire dal secondo dopoguerra, in particolare rivolto alla rivisitazione dell’universo cinematografico in una chiave del tutto nuova e originale rispetto agli standard occidentali.

LA GRANDE SCUOLA POLACCA

Tra le opere che caratterizzeranno Manifestazioni Polacche di Cinema, dal 29 agosto, ci sono due classici del cinema hollywoodiano come Casablanca di Micheal Curtiz, teatro di una delle storie d’amore più famose del cinema, quella tra Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, e Boogie Nights di Paul Thomas Anderson, secondo film del regista californiano che, a 27 anni, lo impose tra gli autori più in vista della cinematografia americana, ruolo che tutt’ora occupa. Entrambi i relativi poster sono a firma di Andrzej Krajewski, tra i maggiori esponenti della Scuola di illustrazione per il cinema che si formò in Polonia dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale: il fatto che il regime comunista censurasse molta della produzione culturale occidentale permise ad una generazione di artisti polacchi di sviluppare uno stile del tutto originale e avulso dagli standard comunicativi ormai affermatisi in occidente, concependo il poster cinematografico non come veicolo commerciale del film ma come opera d’arte a sé stante. Un colosso del cinema polacco come Krzysztof Kieślowski sarà invece rappresentato da tre poster ispirati alla Trilogia dei colori, tra cui Film rosso, realizzati dall’artista originario di Hong kong Victo Ngai.

DAL PASSATO AL PRESENTE

“Stalin e i sovietici non lo sapevano ma, quando dopo la Seconda guerra mondiale si impossessarono della Polonia, contribuirono, loro malgrado, alla nascita della cosiddetta Scuola polacca dei manifesti, che riuscì a trasformare le imposizioni e le gabbie alla libertà di espressione in uno stimolo per straordinarie sperimentazioni nell’ambito dell’illustrazione e della grafica, prendendosi anche la libertà di sbeffeggiare il regime in maniera sottile, attraverso metafore e simboli.
Le artiste e gli artisti di poster ne approfittarono per mandare a briglia sciolta la fantasia e per esplorare nuove strade, tra l’altro senza dover sottostare alle pressioni commerciali.
Da questa situazione fiorì un vero e proprio movimento artistico per il quale venne coniata la fortunata espressione “Scuola polacca dei manifesti”.
In un paese affamato di cultura, si potevano trovare ovunque poster che reclamizzavano spettacoli teatrali o film. Per giunta, non potendo rifarsi alle locandine originali, pittori e illustratori se ne inventavano di completamente nuove, spesso assai più interessanti e affascinanti di quelle presenti sulle nostre strade e davanti ai nostri cinema.” Frizzifrizzi. Simone Sbarbati

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Alternative movie poster Il grande Lebowski (Polish) | Joel Coen | Krajewski Andrzej | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Casablanca (Polish) | Michael Curtiz | Krajewski Andrzej | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Boogie Nights (Polish) | Paul Thomas Anderson | Krajewski Andrzej | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Shame (Polish) | Steve McQueen | Marcelina Amelia | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Il favoloso mondo di Amelie (Polish) | Jean-Pierre Jeunet | Leszek Żebrowski | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Il cigno nero (Polish) | Darren Aronofsky | Marcelina Amelia | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Il Decalogo 6 (Polish) | Krzysztof Kieślowski | Eva Bajek | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Cuore Selvaggio (Polish) | David Lynch | Jacek Staniszewski | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Chinatown (Polish) | Roman Polanski | Krajewski Andrzej | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Duel (Polish) | Steven Spielberg | KRYSZTOF NOVAK | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Il grande Lebowski (Polish) | Joel Coen | Krajewski Andrzej | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Il cigno nero (Polish) | Darren Aronofsky | Marcelina Amelia | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Il Decalogo 6 (Polish) | Krzysztof Kieślowski | Eva Bajek | Soggettiva Gallery Milano
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Da Martedì 29 AGOSTO 2023 la nuova mostra 

“MANIFESTAZIONI POLACCHE DI CINEMA

La riapertura di Soggettiva Gallery dopo la chiusura estiva, coinciderà con l’inaugurazione della mostra Manifestazioni Polacche di Cinema, ricognizione sullo straordinario sviluppo che l’arte grafica in forma di manifesto subì in Polonia a partire dal secondo dopoguerra, in particolare rivolto alla rivisitazione dell’universo cinematografico in una chiave del tutto nuova e originale rispetto agli standard occidentali.

Alternative movie poster Duel (Polish) | Steven Spielberg | KRYSZTOF NOVAK | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Il favoloso mondo di Amelie (Polish) | Jean-Pierre Jeunet | Leszek Żebrowski | Soggettiva Gallery Milano

LA GRANDE SCUOLA POLACCA

Tra le opere che caratterizzeranno Manifestazioni Polacche di Cinema, dal 29 agosto, ci sono due classici del cinema hollywoodiano come Casablanca di Micheal Curtiz, teatro di una delle storie d’amore più famose del cinema, quella tra Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, e Boogie Nights di Paul Thomas Anderson, secondo film del regista californiano che, a 27 anni, lo impose tra gli autori più in vista della cinematografia americana, ruolo che tutt’ora occupa. Entrambi i relativi poster sono a firma di Andrzej Krajewski, tra i maggiori esponenti della Scuola di illustrazione per il cinema che si formò in Polonia dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale: il fatto che il regime comunista censurasse molta della produzione culturale occidentale permise ad una generazione di artisti polacchi di sviluppare uno stile del tutto originale e avulso dagli standard comunicativi ormai affermatisi in occidente, concependo il poster cinematografico non come veicolo commerciale del film ma come opera d’arte a sé stante. Un colosso del cinema polacco come Krzysztof Kieślowski sarà invece rappresentato da tre poster ispirati alla Trilogia dei colori, tra cui Film rosso, realizzati dall’artista originario di Hong kong Victo Ngai.

Alternative movie poster Casablanca (Polish) | Michael Curtiz | Krajewski Andrzej | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Cuore Selvaggio (Polish) | David Lynch | Jacek Staniszewski | Soggettiva Gallery Milano
DAL PASSATO AL PRESENTE
“Stalin e i sovietici non lo sapevano ma, quando dopo la Seconda guerra mondiale si impossessarono della Polonia, contribuirono, loro malgrado, alla nascita della cosiddetta Scuola polacca dei manifesti, che riuscì a trasformare le imposizioni e le gabbie alla libertà di espressione in uno stimolo per straordinarie sperimentazioni nell’ambito dell’illustrazione e della grafica, prendendosi anche la libertà di sbeffeggiare il regime in maniera sottile, attraverso metafore e simboli.
Le artiste e gli artisti di poster ne approfittarono per mandare a briglia sciolta la fantasia e per esplorare nuove strade, tra l’altro senza dover sottostare alle pressioni commerciali.
Da questa situazione fiorì un vero e proprio movimento artistico per il quale venne coniata la fortunata espressione “Scuola polacca dei manifesti”.
In un paese affamato di cultura, si potevano trovare ovunque poster che reclamizzavano spettacoli teatrali o film. Per giunta, non potendo rifarsi alle locandine originali, pittori e illustratori se ne inventavano di completamente nuove, spesso assai più interessanti e affascinanti di quelle presenti sulle nostre strade e davanti ai nostri cinema.” Frizzifrizzi. Simone Sbarbati
 
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Il Sesto Senso di Soggettiva

IL SESTO SENSO DI SOGGETTIVA
17 Maggio 2023
Alternative movie poster Metropolis | Fritz Lang | Max Dalton | Soggettiva Gallery Milano

SOGGETTIVA GALLERY PRESENTA, DA MARTEDì 23 MAGGIO 2023, LA MOSTRA COLLETTIVA IL SESTO SENSO DI SOGETTIVA, UNA SUMMA DELLE PRIME SEI ESPOSIZIONI TEMATICHE IDEATE A PARTIRE DALL’INAUGURAZIONE DELLA GALLERIA MILANESE AVVENUTA IL 17 NOVEMBRE 2022.

La dolce vita | Soggettiva Gallery | Adam Juresko
Alternative movie poster Metropolis | Fritz Lang | Max Dalton | Soggettiva Gallery Milano

Da Martedì 23 Maggio 2023 la nuova mostra

“IL SESTO SENSO DI SOGGETTIVA

Le migliori opere che hanno costellato la programmazione di Soggettiva Gallery, dalla sua inaugurazione a oggi, sono ora in mostra per celebrare i primi sei mesi di apertura dell’innovativo spazio dedicato al mondo Alternative Movie Poster.

Alternative movie poster La montagna sacra | Alejandro Jodorowsky. | Murugiah | Soggettiva Gallery Milano

LA MONTAGNA SACRA

Per l’occasione, Soggettiva Gallery festeggia inoltre i 50 anni dall’uscita del capolavoro di Alejandro Jodorowsky La montagna sacra con una vera e propria opera d’arte realizzata dall’illustratore di fama internazionale di origine indiane MURUGIAH.

Tokyo story | Soggettiva Gallery | Tom Haugomat

SOLTIZIO D’ESTATE A FESTEGGIARE OZU

La programmazione prosegue dal 20 giugno, giorno del solstizio a cavallo tra primavera ed estate, con un affondo sul regista giapponese Yasujirō Ozu, di cui ricorrono contemporaneamente i 120 anni dalla nascita e i 60 dalla scomparsa. La rassegna celebra, in particolare, i film ispirati al susseguirsi delle stagioni, come Il tempo del raccolto del grano e Tarda primavera, a cui l’illustratrice newyorchese Katherine Lam dedica due opere dai toni poetici. Sempre alle stagioni, in questo caso intese come fasi della vita, sono riservati i poster di Tom Hugomat e Joseph Chiang che riprendono Tokyo Story, giunto sugli schermi esattamente 70 anni fa.

Aternative movie poster di Il tempo del raccolto del grano (Early Summer) di Yasujirō Ozu | Katherine Lam

ALTERNATIVE MOVIE POSTERS…what else?

Soggettiva Gallery si conferma come punto riferimento in Italia per gli appassionati delle contaminazioni tra il cinema e le altre forme d’arte: dalla grafica all’illustrazione, fino all’incisione. Gli Alternative Movie Poster, raffinata re-interpretazione in chiave del tutto originale delle locandine cinematografiche da parte di artisti internazionali, hanno in breve tempo suscitato l’affetto e l’apprezzamento dei cinefili da un lato e degli amanti del bello dall’altro.

Soggettiva Gallery | Adam Juresko | The Fly
Alternative movie poster Taxi Driver | Martin Scorsese | Anthony Petrie | Soggettiva Gallery Milano

SEI MESI…SEI MOSTRE…SESTI SENSI…

Per celebrare i suoi primi sei mesi di vita, Soggettiva Gallery ripercorre le tappe di questo ricco percorso iniziato con MOSTRI (sacri) vs MOSTRI (e basta) – dialogo inedito tra film di culto e creature mostruose come Godzilla e King Kong – e culminato nel mese di aprile, durante la Milano Design Week, con Prospettive: Artistic Movie Poster, dedicata alle architetture e alle geografie del cinema più visionario degli ultimi decenni. 

Nel mezzo, le esposizioni Unconventional Christmas, incentrata su opere che raccontano in modo inedito i film legati alla festività più amata in assoluto, il Natale; 

Lynch Highway, in cui il sipario rosso si è aperto su movie poster ispirati ai film del maestro del grottesco americano contemporaneo, David Lynch; 

The Mood for Love, contenitore delle più grandi storie d’amore del cinema e riferimento all’iconica pellicola del regista di Hong Kong Wong Kar-wai

infine, TARANTINO AND FRIENDS – un affondo nei grandi titoli che hanno segnato la carriera del regista statunitense.

IL SESTO SENSO DI SOGGETTIVA prende il via con tre mostri sacri del cinema: l’artista Adam Maida propone una psichedelica rivisitazione di Stalker di Andrej Tarkovskij, mentre di Adam Juresko saranno esposti due omaggi, ricchi di suggestioni, rispettivamente a La Dolce Vita di Federico Fellini e a La Mosca di David Cronenberg. 

I mostri di nome e di fatto saranno invece celebrati con la reinterpretazione del terrificante Godzilla da parte di Francesco Casolari. 

Non ci potrebbe essere Natale meno convenzionale di quello festeggiato oggi, “fuori stagione” dalle opere uniche di Simone Macciocchi dedicate a Nightmare Before Christmas di Tim Burton. 

Dagli intramontabili film di David Lynch traggono spunto da un lato due artisti della scuola polacca, Bartosz Kosowski e Przemek Debowski, che offrono la loro visione originale rispettivamente di Lost Highway e Dune, dall’altro Adam Juresko, che si confronta con la madre di tutte le serie tv, l’iconica Twin Peaks

Direttamente dalla Scuola del Fumetto di Milano provengono le opere di Silvia Cocomazzi, tutte incentrate sugli straordinari film di Wong Kar-wai, in particolare a In the Mood for Love

Non mancheranno gli Alternative Movie Poster relativi alle esposizioni più recenti: l’intero universo cinematografico di Quentin Tarantino è riassunto nell’opera che Ape Meets Girl riserva a Pulp Fiction, mentre ad Uma Thurman, nei panni de La Sposa in Kill Bill, è ispirato l’evocativo poster di Mark Reihill. 

Infine, in mostra, le più famose architetture apparse al cinema, di cui due di ambientazione newyorchese: la rassicurante casa de I Tenenbaum, realizzata da George Townley, e quella decisamente più inquietante di Rosemary’s Baby, disegnata da Max Dalton.

In the mood for love | Soggettiva Gallery | Silvia Cocomazzi

SOGGETTIVA GALLERY ARRIVA DOVE SEI TU

È attivo anche l’esclusivo e-commerce di Soggettiva Gallery, il canale digitale che riserva una selezione delle opere in mostra presso la galleria all’acquisto online. L’e-commerce, che include lavori appartenenti alle mostre in corso e ai progetti precedenti, è disponibile attraverso il sito https://www.soggettivagallery.com/.

 
Alternative movie poster Kill Bill Vol.1 (Bride) | Quentin Tarantino| Mark Reihill | Soggettiva Gallery Milano

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Da Martedì 23 Maggio 2023 la nuova mostra

“IL SESTO SENSO DI SOGGETTIVA

Le migliori opere che hanno costellato la programmazione di Soggettiva Gallery, dalla sua inaugurazione a oggi, sono ora in mostra per celebrare i primi sei mesi di apertura dell’innovativo spazio dedicato al mondo Alternative Movie Poster.

LA MONTAGNA SACRA

Per l’occasione, Soggettiva Gallery festeggia inoltre i 50 anni dall’uscita del capolavoro di Alejandro Jodorowsky La montagna sacra con una vera e propria opera d’arte realizzata dall’illustratore di fama internazionale di origine indiane MURUGIAH.

SOLTIZIO D’ESTATE A FESTEGGIARE OZU

La programmazione prosegue dal 20 giugno, giorno del solstizio a cavallo tra primavera ed estate, con un affondo sul regista giapponese Yasujirō Ozu, di cui ricorrono contemporaneamente i 120 anni dalla nascita e i 60 dalla scomparsa. La rassegna celebra, in particolare, i film ispirati al susseguirsi delle stagioni, come Il tempo del raccolto del grano e Tarda primavera, a cui l’illustratrice newyorchese Katherine Lam dedica due opere dai toni poetici. Sempre alle stagioni, in questo caso intese come fasi della vita, sono riservati i poster di Tom Hugomat e Joseph Chiang che riprendono Tokyo Story, giunto sugli schermi esattamente 70 anni fa.

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Soggettiva Gallery si conferma come punto riferimento in Italia per gli appassionati delle contaminazioni tra il cinema e le altre forme d’arte: dalla grafica all’illustrazione, fino all’incisione. Gli Alternative Movie Poster, raffinata re-interpretazione in chiave del tutto originale delle locandine cinematografiche da parte di artisti internazionali, hanno in breve tempo suscitato l’affetto e l’apprezzamento dei cinefili da un lato e degli amanti del bello dall’altro.

SEI MESI…SEI MOSTRE…SESTI SENSI…

Per celebrare i suoi primi sei mesi di vita, Soggettiva Gallery ripercorre le tappe di questo ricco percorso iniziato con MOSTRI (sacri) vs MOSTRI (e basta) – dialogo inedito tra film di culto e creature mostruose come Godzilla e King Kong – e culminato nel mese di aprile, durante la Milano Design Week, con Prospettive: Artistic Movie Poster, dedicata alle architetture e alle geografie del cinema più visionario degli ultimi decenni. 

Nel mezzo, le esposizioni Unconventional Christmas, incentrata su opere che raccontano in modo inedito i film legati alla festività più amata in assoluto, il Natale; 

Lynch Highway, in cui il sipario rosso si è aperto su movie poster ispirati ai film del maestro del grottesco americano contemporaneo, David Lynch; 

The Mood for Love, contenitore delle più grandi storie d’amore del cinema e riferimento all’iconica pellicola del regista di Hong Kong Wong Kar-wai

infine, TARANTINO AND FRIENDS – un affondo nei grandi titoli che hanno segnato la carriera del regista statunitense.

IL SESTO SENSO DI SOGGETTIVA prende il via con tre mostri sacri del cinema: l’artista Adam Maida propone una psichedelica rivisitazione di Stalker di Andrej Tarkovskij, mentre di Adam Juresko saranno esposti due omaggi, ricchi di suggestioni, rispettivamente a La Dolce Vita di Federico Fellini e a La Mosca di David Cronenberg. 

I mostri di nome e di fatto saranno invece celebrati con la reinterpretazione del terrificante Godzilla da parte di Francesco Casolari. 

Non ci potrebbe essere Natale meno convenzionale di quello festeggiato oggi, “fuori stagione” dalle opere uniche di Simone Macciocchi dedicate a Nightmare Before Christmas di Tim Burton. 

Dagli intramontabili film di David Lynch traggono spunto da un lato due artisti della scuola polacca, Bartosz Kosowski e Przemek Debowski, che offrono la loro visione originale rispettivamente di Lost Highway e Dune, dall’altro Adam Juresko, che si confronta con la madre di tutte le serie tv, l’iconica Twin Peaks

Direttamente dalla Scuola del Fumetto di Milano provengono le opere di Silvia Cocomazzi, tutte incentrate sugli straordinari film di Wong Kar-wai, in particolare a In the Mood for Love

Non mancheranno gli Alternative Movie Poster relativi alle esposizioni più recenti: l’intero universo cinematografico di Quentin Tarantino è riassunto nell’opera che Ape Meets Girl riserva a Pulp Fiction, mentre ad Uma Thurman, nei panni de La Sposa in Kill Bill, è ispirato l’evocativo poster di Mark Reihill. 

Infine, in mostra, le più famose architetture apparse al cinema, di cui due di ambientazione newyorchese: la rassicurante casa de I Tenenbaum, realizzata da George Townley, e quella decisamente più inquietante di Rosemary’s Baby, disegnata da Max Dalton.

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SOGGETTIVA GALLERY

Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano

3357722437 – 3458463222

info@soggettivagallery.com 

www.soggettivagallery.com 

Orari d’apertura:

Da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 13.30 / Dalle 16.00 alle 19.30

La dolce vita | Soggettiva Gallery | Adam Juresko
Soggettiva Gallery | Adam Juresko | The Fly
Alternative movie poster La montagna sacra | Alejandro Jodorowsky. | Murugiah | Soggettiva Gallery Milano
Aternative movie poster di Il tempo del raccolto del grano (Early Summer) di Yasujirō Ozu | Katherine Lam
Tokyo story | Soggettiva Gallery | Tom Haugomat
Foto alternative movie poster del film Twin Peaks di David Lynch | Jeffrey Everett | Soggettiva Gallery Milano
In the mood for love | Soggettiva Gallery | Silvia Cocomazzi
Alternative movie poster Kill Bill Vol.1 (Bride) | Quentin Tarantino| Mark Reihill | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Taxi Driver | Martin Scorsese | Anthony Petrie | Soggettiva Gallery Milano
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PROSPETTIVE: ARTISTIC MOVIE POSTER

PROSPETTIVE: ARTISTIC MOVIE POSTER Fuorisalone 23

14 Aprile 2023
Alternative movie poster L'esorcista (Map Home) | William Friedkin | Pascal Witaszek | Soggettiva Gallery Milano

soggettiva gallery presenta, da martedì 18 aprile 2023 la nuova mostra prospettive: artistic movie poster

l’affondo nel mondo dell’architettura e del design realizzato in occasione del fuorisalone del salone del mobile 2023.

SPECIALE FUORISALONE 23.

Da Martedì 18 Aprile 2023 la nuova mostra 

“PROSPETTIVE: ARTISTIC MOVIE POSTER

L’esposizione riunisce oltre quaranta lavori inediti che esplorano le molte suggestioni e ispirazioni che l’architettura e l’interior design hanno tratto dal mondo del cinema, approfondendo i molteplici punti di contatto tra le due forme di creatività.

Una selezione di opere d’arte e Alternative Movie Poster che esplorano le molte suggestioni e ispirazioni che il concetto di “spazio”, con i suoi “interni” e i suoi “esterni”, hanno
prodotto nel mondo del cinema.

Edifici divenuti iconici per aver ospitato set di film famosi sono affiancati da architetture realizzate proprio a partire dall’opera cinematografica, mappe catastali di
città reali si accompagnano a topografie di luoghi immaginari in un percorso espositivo che rivela come il fascino della finzione cinematografica sia in grado di plasmare la realtà e viceversa.

INTERNI DI CINEMA

Pascal Witaszek con la serie Home Sweet Home riproduce le planimetrie, curate nei minimi dettagli, delle più celebri case del cinema horror quali L’esorcista e Psycho.

“IN  FRONT OF” NEW YORK

George Townley immortala le reali architetture newyorchesi divenute celebri per aver ospitato le ambientazioni di grandi classici come Ghostbusters e I Tenenbaums.

SEZIONI E FACCIATE

Max Dalton ha “sezionato” alcune case (da “Parasite” a “Se mi lasci ti cancello”) riproponendo al loro interno (passando da una stanza all’altra) i momenti più salienti del film. Così come ha illustrato la prospettiva frontale del fantasmagorico palazzo in stile Neogotico dell’appartamento di “Rosemary’s Baby” oppure le facciate delle abitazioni sulle vie invase dagli animali de “L’esercito delle 12 scimmie” 

“PERCORSI” CINEMATOGRAFICI

Andrew Degraff, noto per le sue “Cinemaps” e per il suo lavoro sulle “mappe illustrate”, propone le “traiettorie spaziali” che compiono i protagonisti dei film di Pulp Fiction, King Kong, Il silenzio degli innocenti, Fargo e Mad Max.

ESTERNO CINEMA

Anthony Petrie compie, con l’insieme del suo lavoro, quasi uno “zoom” all’indietro passando dal minuzioso interno del Discovery Uno di “2001 Odissea nello spazio” alla schermata radar del Liberty Island Security Control di “Fuga da New York”, dalla pianta della metropolitana di Tokyo nel cult manga “Akira” al Taxi Service Map di “Taxi Driver”, dalla mappa delle trappole nel tempio di “Indiana Jones!” fino ad allontanarsi sempre di più con una cartina orografica de “Il pianeta delle scimmie”

LO SPAZIO DEL FILM

Dalle piantine e sezioni delle abitazioni che hanno costituito lo scenario di grandi cult del cinema alle mappe urbane che ripercorrono i luoghi-chiave in cui si sviluppano le vicende di Fargo o Pulp Fiction sino ad arrivare all’inconfondibile skyline di King Kong, PROSPETTIVE: ARTISTIC MOVIE POSTER getta una nuova luce sugli spazi che il grande schermo è in grado di produrre o riprodurre, rivelando come il fascino della finzione cinematografica sia talvolta in grado di plasmare la realtà e viceversa.

ORARI SPECIALI PER IL FUORISALONE

Soggettiva Gallery festeggia il Fuorisalone 2023 con un’estensione degli orari di apertura della galleria, che nella settimana dal 18 al 23 aprile 2023 si prepara ad accogliere i visitatori tutti i giorni anche durante la pausa pranzo e alla sera fino dalle alle ore 22.00.

SOGGETTIVA GALLERY ARRIVA DOVE SEI TU

A partire dal 18 aprile 2023 , apre i battenti anche l’esclusivo e-commerce di Soggettiva Gallery, il canale digitale che riserva una selezione delle opere in mostra presso la galleria all’acquisto online. L’e-commerce, che includerà lavori appartenenti alle mostre in corso e ai progetti precedenti, è disponibile attraverso il sito https://www.soggettivagallery.com/.

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SOGGETTIVA GALLERY

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Orari di apertura:

Da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 13.30 / Dalle 16.00 alle 19.30

Alternative movie poster Spiderman (Bridge) | Marvel Comics | Anthony Petrie | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Fargo (Map) | Ethan Coen | Andrew DeGraff | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Psycho (Map Home) | Alfred Hitchcock | Pascal Witaszek | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film I Tenenbaum | Wes Anderson | George Townley | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Parasite | Bong Joon-ho | Max Dalton | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Rosemary's Baby | Roman Polanski | Max Dalton | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Fargo (Map) | Quentin Tarantino | Andrew DeGraff | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster AKIRA | Katsuhiro Ōtomo | Anthony Petrie | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Il pianeta delle scimmie | Tim Burton | Anthony Petrie | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Taxi Driver | Martin Scorsese | Anthony Petrie | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Fargo (Map) | Ethan Coen | Andrew DeGraff | Soggettiva Gallery Milano

SPECIALE FUORISALONE 23.

Da Mercoledì 18 Marzo  2023 la nuova mostra 

“PROSPETTIVE: ARTISTIC MOVIE POSTER

L’esposizione riunisce oltre quaranta lavori inediti che esplorano le molte suggestioni e ispirazioni che l’architettura e l’interior design hanno tratto dal mondo del cinema, approfondendo i molteplici punti di contatto tra le due forme di creatività.

Una selezione di opere d’arte e Alternative Movie Poster che esplorano le molte suggestioni e ispirazioni che il concetto di “spazio”, con i suoi “interni” e i suoi “esterni”, hanno
prodotto nel mondo del cinema.

Edifici divenuti iconici per aver ospitato set di film famosi sono affiancati da architetture realizzate proprio a partire dall’opera cinematografica, mappe catastali di
città reali si accompagnano a topografie di luoghi immaginari in un percorso espositivo che rivela come il fascino della finzione cinematografica sia in grado di plasmare la realtà e viceversa.

Alternative movie poster Psycho (Map Home) | Alfred Hitchcock | Pascal Witaszek | Soggettiva Gallery Milano

INTERNI DI CINEMA

Pascal Witaszek con la serie Home Sweet Home riproduce le planimetrie, curate nei minimi dettagli, delle più celebri case del cinema horror quali L’esorcista e Psycho.

Foto alternative movie poster del film I Tenenbaum | Wes Anderson | George Townley | Soggettiva Gallery Milano

“IN  FRONT OF” NEW YORK

George Townley immortala le reali architetture newyorchesi divenute celebri per aver ospitato le ambientazioni di grandi classici come Ghostbusters e I Tenenbaums.

Alternative movie poster Parasite | Bong Joon-ho | Max Dalton | Soggettiva Gallery Milano

SEZIONI E FACCIATE

Max Dalton ha “sezionato” alcune case (da “Parasite” a “Se mi lasci ti cancello”) riproponendo al loro interno (passando da una stanza all’altra) i momenti più salienti del film. Così come ha illustrato la prospettiva frontale del fantasmagorico palazzo in stile Neogotico dell’appartamento di “Rosemary’s Baby” oppure le facciate delle abitazioni sulle vie invase dagli animali de “L’esercito delle 12 scimmie” 

Alternative movie poster Rosemary's Baby | Roman Polanski | Max Dalton | Soggettiva Gallery Milano

“PERCORSI” CINEMATOGRAFICI

Andrew Degraff, noto per le sue “Cinemaps” e per il suo lavoro sulle “mappe illustrate”, propone le “traiettorie spaziali” che compiono i protagonisti dei film di Pulp Fiction, King Kong, Il silenzio degli innocenti, Fargo e Mad Max.

Alternative movie poster Fargo (Map) | Quentin Tarantino | Andrew DeGraff | Soggettiva Gallery Milano

ESTERNO CINEMA

Anthony Petrie compie, con l’insieme del suo lavoro, quasi uno “zoom” all’indietro passando dal minuzioso interno del Discovery Uno di “2001 Odissea nello spazio” alla schermata radar del Liberty Island Security Control di “Fuga da New York”, dalla pianta della metropolitana di Tokyo nel cult manga “Akira” al Taxi Service Map di “Taxi Driver”, dalla mappa delle trappole nel tempio di “Indiana Jones!” fino ad allontanarsi sempre di più con una cartina orografica de “Il pianeta delle scimmie”

Alternative movie poster AKIRA | Katsuhiro Ōtomo | Anthony Petrie | Soggettiva Gallery Milano

LO SPAZIO DEL FILM

Dalle piantine e sezioni delle abitazioni che hanno costituito lo scenario di grandi cult del cinema alle mappe urbane che ripercorrono i luoghi-chiave in cui si sviluppano le vicende di Fargo o Pulp Fiction sino ad arrivare all’inconfondibile skyline di King Kong, PROSPETTIVE: ARTISTIC MOVIE POSTER getta una nuova luce sugli spazi che il grande schermo è in grado di produrre o riprodurre, rivelando come il fascino della finzione cinematografica sia talvolta in grado di plasmare la realtà e viceversa.

Alternative movie poster Il pianeta delle scimmie | Tim Burton | Anthony Petrie | Soggettiva Gallery Milano

ORARI SPECIALI PER IL FUORISALONE

Soggettiva Gallery festeggia il Fuorisalone 2023 con un’estensione degli orari di apertura della galleria, che nella settimana dal 18 al 23 aprile 2023 si prepara ad accogliere i visitatori tutti i giorni anche durante la pausa pranzo e alla sera fino dalle alle ore 22.00.

Alternative movie poster Taxi Driver | Martin Scorsese | Anthony Petrie | Soggettiva Gallery Milano

SOGGETTIVA GALLERY ARRIVA DOVE SEI TU

A partire dal 18 aprile 2023 , apre i battenti anche l’esclusivo e-commerce di Soggettiva Gallery, il canale digitale che riserva una selezione delle opere in mostra presso la galleria all’acquisto online. L’e-commerce, che includerà lavori appartenenti alle mostre in corso e ai progetti precedenti, è disponibile attraverso il sito https://www.soggettivagallery.com/.

Alternative movie poster Spiderman (Bridge) | Marvel Comics | Anthony Petrie | Soggettiva Gallery Milano

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Orari di apertura:

Da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 13.30 / Dalle 16.00 alle 19.30

QUENTIN TARANTINO. Il regista che ama il Cinema (anche quello degli altri)

Da Mercoledì 29 Marzo  2023 la nuova mostra “TARANTINO & FRIENDS”

Più di quaranta artisti da tutto il mondo riuniti negli spazi milanesi di Soggettiva Gallery per celebrare il cinema di Quentin Tarantino e i grandi classici che lo hanno ispirato. 

Alternative movie poster Tarantino Box | Quentin Tarantino| Garbhan Grant | Soggettiva Gallery Milano

2023. UN ANNO “IMPORTANTE”

Il 27 marzo 2023 festeggia 60 anni e lo fa nel modo migliore. Regalandosi un “tour” mondiale per accompagnare l’uscita del suo ultimo libro “CINEMA SPECULATION” (edito in Italia da La nave di Teseo) 

Alternative movie poster Pulp Fiction (Polish) | Quentin Tarantino| Krajewski Andrzej | Soggettiva Gallery Milano

IN ITALIA IL 6 E IL 7 APRILE

I suoi numerosissimi fans italiani avranno l’occasione non solo di leggerlo ma anche di ascoltarlo e vederlo dal vivo. Sarà infatti al Teatro Grande di Brescia il 6 aprile e alla Mondadori Duomo di Milano il 7 aprile.

Alternative movie poster Kill Bill Vol.1 (36) | Quentin Tarantino| Eric Romero | Soggettiva Gallery Milano

…E I “COMPLEANNI” SONO DUE

Come non ricordare infatti che proprio quest’anno Kill Bill, tra i film più iconici del regista, festeggia il suo ventennale.

Alternative movie poster Kill Bill Vol.1 (Bride) | Quentin Tarantino| Mark Reihill | Soggettiva Gallery Milano

E “CILIEGINA SULLA TORTA”…

Ha annunciato che quest’anno (in autunno) inizieranno le riprese del suo prossimo film. Il decimo (non contando l’episodio di “Four Rooms” e considerando “Kill Bill Vol.1” e “Vol.2” un unico film). E stando alle sue dichiarazioni (che speriamo vengano smentite) dovrebbe essere il suo ultimo lavoro.

Alternative movie poster Le iene | Reservoir dogs (glasses) | Quentin Tarantino| Daniel Castro Maia | Soggettiva Gallery Milano

…E IL “BUONGIORNO” SI VEDE DAL MATTINO. LE IENE.

La pellicola venne girata in sole cinque settimane nell’estate del 1991 riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico e critica. Nel film sono già presenti diverse peculiarità del cinema di Tarantino: l’ambiguità morale dei personaggi, i dialoghi dalle oscenità elaborate e dallo humour devastante, la violenza come nella sequenza della tortura del poliziotto in ostaggio, che però qui appare non “estetizzata”, bensì realistica.

Alternative movie poster Le iene (Dog) | Quentin Tarantino| Adam Juresko | Soggettiva Gallery Milano

…PIOVONO PREMI. PULP FICTION.

Il successo di LE IENE portò Tarantino alle attenzioni dei produttori di Hollywood: gli vennero offerti numerosi progetti, tra cui “Speed e Men in Black”. Invece Tarantino preferì ritirarsi ad  Amsterdam per lavorare alla  sceneggiatura di un nuovo film. Il successo di PULP FICTION, la sua seconda pellicola, fu ancora più eclatante del debutto. Il film si aggiudicò la PALMA D’ORO al FESTIVAL DI CANNES e agli OSCAR 1995 vinse la statuetta per la Miglior Sceneggiatura Originale. (oltre alla Nomination per il miglior film). Fu una vera e propria rivoluzione per il “cinema indipendente”.

Alternative movie poster Pulp Fiction (Bruce) | Quentin Tarantino| Monkey meets girl | Soggettiva Gallery Milano

…”UN PASSO FALSO”? FORSE NO.  JACKIE BROWN.

Fu un film inedito per Tarantino che, non eccedendo in esibizionismi come le pellicole precedenti, spiazzò un po’ tutti alla sua uscita. Si tratta di un omaggio al genere cinematografico della “blaxploitation” con Pam Grier, una delle più famose interpreti del genere, nel ruolo della protagonista. Alla sua uscita fu un insuccesso e fu considerato come un passo falso di Tarantino. In seguito venne rivalutato, prendendo atto che il terzo lungometraggio del regista statunitense, seppur lontano dai suoi canoni estetici tipici, è un film ricco di stile, girato con una regia più classica e ricercata.

Alternative movie poster Jackie Brown | Quentin Tarantino| Ellie Lees | Soggettiva Gallery Milano

BANG BANG (My Baby Shot Me Down). KILL BILL

Dopo Jackie Brown, Tarantino si prese una pausa dalla regia durata sei anni, per potersi dedicare a KILL BILL, un suo altro grande progetto, film la cui sceneggiatura fu il regalo di compleanno che Tarantino fece a UMA THURMAN per i suoi 30 anni. L’opera è stilisticamente abbagliante e derivativa rispetto alle fonti più disparate, dai film di kung fu di Hong Kong alle serie televisive, dai revenge movies agli spaghetti-western. Il film può essere considerato un complesso ed elaborato omaggio a tutti i suoi miti e ispiratori.

Alternative movie poster Kill Bill Vol.1 (blood) | Quentin Tarantino| Levent Aydin | Soggettiva Gallery Milano

FILM DA GRINDHOUSE. A PROVA DI MORTE

Dopo il successo di Kill Bill Tarantino, spronato dall’amico Robert Rodriguez, decise di dare vita a un film horror in due episodi: A PROVA DI MORTE, scritto e diretto da Tarantino, uno “slasher” puro e “Planet terror” diretto da Rodriguez, uno zombie-splatter. 

Tarantino presentò A prova di morte al Festival di Cannes, ma nonostante le ottime aspettative per il film la pellicola non ottenne il successo sperato. L’intenzione dei registi fu quella di ricreare l’atmosfera dei grindhouse, i piccoli cinema a basso costo degli degli Stati Uniti negli anni 70. 

Alternative movie poster Grindhouse - A prova di morte | Quentin Tarantino| Todd Alcott | Soggettiva Gallery Milano

…GLORIA AI “BASTARDI SENZA GLORIA”

Il film venne presentato al Festival di Cannes 2009 ottenendo un ottimo consenso di critica, sia di quella ufficiale sia di quella del pubblico. Divenne il più grande successo commerciale di Tarantino fino a quel momento, con oltre 313 milioni di dollari incassati in tutto il mondo. Il film ricevette otto candidature ai premi Oscar 2010.

Alternative movie poster Bastardi senza gloria (portrait) | Quentin Tarantino| Tracie Ching | Soggettiva Gallery Milano

SECONDO OSCAR PER DUE. DJANGO UNCHAINED

Il progetto seguente di Quentin Tarantino fu DJANGO UNCHAINED uno spaghetti-western ispirato a Django, il famoso film degli anni sessanta con protagonista Franco Nero. Il film ha incassato complessivamente più di 425 milioni di dollari. Candidato a cinque statuette agli Oscar 2013, Django Unchained ne conquistò due: una vinta da Christoph Waltz come miglior attore non protagonista e una assegnata a Tarantino per la miglior sceneggiatura, riconoscimento che il regista aveva già ottenuto ai tempi di Pulp Fiction.

Alternative movie poster Django Unchained (Horse) | Quentin Tarantino| Fredlobo Lopez | Soggettiva Gallery Milano

GRANDISSIMO ENNIO. THE HATEFUL EIGHT

Le proiezioni di THE HATEFUL EIGHT nei cinema statunitensi furono prevista in distribuzione limitata ed esclusivamente nel formato 70 millimetri. Nel 2016 il film vinse un Golden Globe e un OSCAR per la miglior colonna sonora, composta dal nostro ENNIO MORRICONE (al suo primo Oscar per una colonna sonora!!!!)

Alternative movie poster Hateful Eight (Red) | Quentin Tarantino| j | Soggettiva Gallery Milano

E ARRIVIAMO ALLA FINE…PER UN PROSSIMO INIZIO. C’ERA UNA VOTA A HOLLYWOOD

Alternative movie poster Bastardi senza gloria (soundtrack) | Quentin Tarantino| Cranio Dsgn | Soggettiva Gallery Milano

…e per tornare a “TARANTINO & FRIENDS”

La mostra prende il via con le rivisitazioni di Adam Juresko, realizzate in collaborazione con Milano Print Makers, e con l’opera su tela che Cristina Stifanic dedica a Kill Bill. Profondamente originale l’interpretazione di Aaron Lea e Cranio Dsgn, che si sono focalizzati sulle colonne sonore dei film di Quentin Tarantino
per realizzare opere che rievocano le copertine dei vinili.

Alternative movie poster Pulp Fiction (Lines) | Quentin Tarantino| Adam Juresko | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Kill Bill Vol.1 (Elle Driver) | Quentin Tarantino| Cristina Stifanic | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster C'era una volta a Hollywood (soundtrack Leo) | Quentin Tarantino| Aaron Lea | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Alternative movie poster Grindhouse - A prova di morte (soundtrack pink) | Quentin Tarantino| Cranio Dsgn | Soggettiva Gallery Milano

...E NON E’ FINITA

I profili dei protagonisti di Pulp Fiction di Dakota Randall accompagnati dai lavori di Rich Davies, che trasforma i film del regista americano in copertine di libri d’appendice consumate dal
tempo si misurano con l’iconografia ispirata alle miniature sacre di Max Dalton e con le celebri “tavole apparecchiate” che Robin Springett realizza rievocando spunti e personaggi
dei film che interpreta.

Alternative movie poster Pulp Fiction (Jules profile) | Quentin Tarantino| Dakota Randall | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Django Unchained (Vintage) | Quentin Tarantino| Rich Davies | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Pulp Fiction (Ezekiel) | Quentin Tarantino| Monkey meets girl | Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Pulp Fiction (Tasty Burger) | Quentin Tarantino| Robin Springett | Soggettiva Gallery Milano

...FRIENDS AND MASTERS

Non manca poi una selezione di scorci che esplorano i maestri e i titoli che sono stati fonte di ispirazione per lo stesso Quentin Tarantino. Da Rosemary’s Baby di Roman Polanski, il cui richiamo è evidente nelle pieghe della trama di C’era una volta a… Hollywood ai grandi titoli di David Lynch e John Carpenter, passando attraverso alcuni dei film preferiti del regista quali Lo squalo, Non aprite quella porta e Taxi Driver.

Foto alternative movie poster di Rosemary's baby di Roman Polanski
Foto alternative movie poster del film Cuore selvaggio regia di David Lynch | Adam Juresko | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Lo squalo regia di Steven Spielberg | Adam Juresko Soggettiva Gallery Milano
Alternative movie poster Taxi Driver | Martin Scorsese | Anthony Petrie | Soggettiva Gallery Milano

Soggettiva Gallery prosegue con PROSPETTIVE: ARTISTIC MOVIE POSTER,
l’originale affondo nel mondo del design che la galleria presenta in occasione del Salone
Internazionale del Mobile e del Design.

Dal 17 al 23 aprile 2023, Soggettiva Gallery ospita una selezione di opere d’arte e Alternative Movie Poster che esplorano le molte suggestioni e ispirazioni che l’architettura e l’interior design hanno
tratto dal mondo del cinema. Edifici divenuti iconici per aver ospitato set di film famosi sono affiancati da architetture realizzate proprio a partire dall’opera cinematografica, mappe catastali di
città reali si accompagnano a topografie di luoghi immaginari in un percorso espositivo che rivela come il fascino della finzione cinematografica sia in grado di plasmare la realtà e viceversa.


In occasione di Prospettive: Artistic Movie Poster, Soggettiva Gallery estende i propri orari di apertura. 

Dal 17 al 23 aprile 2023 gli spazi di Via Sottocorno 5/A saranno aperti al pubblico dalle 14.00 alle 22.00.

INFORMAZIONI AL PUBBLICO

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Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano

3357722437 – 3458463222

info@soggettivagallery.com 

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Orari di apertura:

Da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 13.30 / Dalle 16.00 alle 19.30

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News

Rassegna Stampa

LA NOSTRA RASSEGNA STAMPA

Soggettiva Gallery | INTERNI | Design week Milano

PARLANO DI NOI…

Sky Arte

‘Le grandi città americane raccontate in una serie di poster d’autore”

Fuorisalone Milano 2024 

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GQ 

I 10 migliori film di Hayao Miyazaki da vedere o rivedere prima (e dopo) il suo nuovo capolavoro, Il ragazzo e l’airone

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Hayao Miyazaki la mostra di Milano

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“I galleristi-cinefili cacciatori di rarità”

Style Magazine

‘Il mio vicino Miyazki e l’Oriente: Le opere in mostra alla Soggettiva Gallery di Milano” 

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Corriere della Sera 

“I galleristi-cinefili cacciatori di rarità”

Repubblica Tutto Milano 

“Che bei film queste cover”

Interni 

“Le mostre a Milano durante il Fuorisalone”

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Exibart 

“Le storie del cinema in Locandina: a Milano apre Soggettiva Gallery”

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Artribune 

“Soggettiva Gallery. A Milano il nuovo spazio che espone locandina cinematografiche “alternative”

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Repubblica Milano

“Da Godzilla a Taxi Driver locandine di film cult con tratto di artista”

Artslife 

“A Milano nasce un nuovo spazio artistico dedicato al Cinema”

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Rai.Cultura Cinema

“Tarantino & Friends”- una mostra dedicata al regista per i suo 60 anni 

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Sky Arte

A Milano 41 artisti rendono omaggio a Quentin Tarantino

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Il Fatto Quotidiano

“Raccontare il cinema con locandine dissacranti: nella loro galleria Alberto e Raoul ci sono riusciti” di Nicola Di Monte

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Hestetika Art

“Soggettiva Gallery presenta Unconventional Christmas a Milano

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Linkiesta eccetera

“Cinema, Arte e suggestioni | La mostra milanese delle locandine dei film che non stancano mai”

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Arte.go

“The mood for love – La mostra collettiva”

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Interni 

“Soggettiva Gallery: gli Alternative Movie Poster a Milano”

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CHRIS BRAKE

Prima di passare al cinema, Chris ha lavorato come illustratore, esponendo spesso nelle rinomate gallerie d’arte della cultura pop di Los Angeles “Hero Complex Gallery” e “Gallery 1988”, producendo opere d’arte ufficiali per 20th Century Fox, Joss Whedon, Joe Dante e Roger Corman. Successivamente ha lavorato come assistente del dipartimento artistico per clienti come Virgin Media, Now TV, Little Mix e Jamie T. Il suo primo cortometraggio “Nest” è stato semifinalista al “Berlin Student Film Festival”, dove è stato nominato per il Premio della Giuria. 

Before moving on to film, Chris worked as an illustrator, often exhibiting in the renowned Los Angeles pop culture art galleries “Hero Complex Gallery” and “Gallery 1988”, producing official artwork for 20th Century Fox, Joss Whedon, Joe Dante and Roger Corman. He later worked as an assistant in the art department for clients such as Virgin Media, Now TV, Little Mix and Jamie T. His first short film “Nest” was a semifinalist at the “Berlin Student Film Festival”, where he was nominated for the Jury Prize.

STEPHEN LUROS HOLLIDAY

Da ragazzo ero appassionato di fumetti. Ho iniziato andando ai corsi di illustrazione di fumetti alla Heron Art School di Indianapolis. È stato solo al college alla School Of The Art Institute di Chicago che ho scoperto il mio amore per la serigrafia. Ho disegnato di tutto, dalle fan art, alle stampe dei film con licenza ufficiale, ai poster dei concerti. 

Il mio lavoro è stato esposto in varie mostre collettive dedicate a vari argomenti cinematografici. Ho lavorato con GalerieF a Chicago, Hero Complex Gallery, Gallery1988 e Creature Features a Los Angeles.

MAX DALTON

Max Dalton, illustratore, pittore e musicista e scrittore occasionale. Crea spesso illustrazioni per poster, libri, riviste, giornali, pubblicità e prodotti.Ha partecipato a molte mostre collettive e personali a New York, San Francisco, Los Angeles, Arizona, Parigi, Seoul e altro ancora. Il suo lavoro è apparso in molte riviste come The New Yorker, Monocle e O, The Oprah Magazine.

Max Dalton is an illustrator, painter, musician and writer. He often designs for posters, books, magazines, newspapers, advertisements and products. He has participated in many group and solo shows in New York, San Francisco, Los Angeles, Paris, Seoul and elsewhere. His work has appeared in magazines such as The New Yorker, Monocle and O, The Oprah Magazine.

OLIVIER COURBET

Olivier Courbet è un creativo multidisciplinare francese con sede a Los Angeles, California. Lavora con marchi, agenzie, studi cinematografici e startup di tutto il mondo tra cui Dreamworks, Paramount, Disney, Mattel, Will.I.AM e NBA. Ha vinto numerosi premi e il suo lavoro è stato descritto in vari libri e pubblicazioni di design tra cui Computer Arts, Logology, SXSW.

Olivier Courbet is a multidisciplinary French creative artist based in Los Angeles, California. He works with brands, agencies, film studios and start-ups around the world including Dreamworks, Paramount, Disney, Mattel, Will.I.AM and NBA. He has won numerous awards and his work has been featured in various books and design publications including Computer Arts, Logology, SXSW.

LAN LAWSON

Nan Lawson è un’artista e illustratrice con sede a Los Angeles. Si è laureata in regia cinematografica alla Syracuse University, ma dopo la laurea ha perseguito la sua passione per l’illustrazione. Ora ha unito il suo amore per il cinema e l’arte per dedicarsi alla cultura pop e alla locandina. Lavora nell’editoria e nell’industria dell’intrattenimento; crea libri illustrati e copertine di libri, oltre a opere d’arte e manifesti per film e televisione.

Ha lavorato con clienti tra cui Harper Collins, Audible, Random House, Hachette, Amblin Entertainment e Warner Bros.