Dal 5 marzo al 7 aprile Soggettiva Gallery presenta Cinematografiche, esposizione incentrata sull’importanza della donna nel Cinema. Le opere grafiche esposte in mostra illustrano un percorso di auto-determinazione culminato con Poor Things, film premiato con il Leone d’Oro, interpretato e prodotto da Emma Stone
Da un lato Marilyn Monroe in Gli spostati – film che pose fine alla sua breve quanto sfolgorante ascesa – è protagonista al fianco di Clark Gable nella sognante opera di Cristina Stifanic; dall’altro Adam Juresko rende omaggio a Jane Fonda, indimenticabile esploratrice spaziale con i costumi disegnati da un giovane Paco Rabanne in Barbarella, ruolo prima di lei rifiutato da Virna Lisi e da Brigitte Bardot per la natura sensuale di alcune scene del film.
LA FEMMINILITÀ IN OGNI SUA FORMA
In secondo luogo ampio spazio viene dedicato a figure femminili che hanno brillato anche grazie a ruoli non conformi: dalla ballerina classica assetata di successo portata in scena da Natalie Portman in Il cigno nero – rappresentata dal designer inglese Neil Davies mentre volteggia soave – al simbiotico rapporto che lega Bibi Andersson e Liv Ullmann in Persona
Dalla malinconica quanto carismatica Gwyneth Paltrow nella sua interpretazione di Margot nella famiglia disfunzionale de I Tenenbaum – ridisegnata dall’artista con sede a Denver Shannon Bonatakis e dall’illustratrice polacca Patrycja Podkościelny – fino alla versione della regina di Francia Maria Antonietta impersonata in chiave pop da Kirsten Dunst in Marie Antoinette, re-immaginata da Adam Juresko.
UN MESSAGGIO FEMMINISTA
Non poteva mancare una sezione incentrata sulle donne del cinema portatrici di un messaggio più o meno esplicitamente femminista: dalla muta quanto espressiva incarnazione realizzata da Renée Falconetti in La passione di Giovanna d’Arco – ridisegnata dalla designer di origini cinesi Zi Xu – fino alla performance di Salma Hayek nei panni di Frida, in cui la pittrice messicana Frida Kahlo viene dolcemente rivista tramite tonalità pastello da Le Nevralgie Costanti.
A seguire alcune opere rappresentative dei recenti traguardi raggiunti da film dove le donne ricoprono ruoli di fondamentale importanza: a partire da due pellicole dirette da Greta Gerwig come Piccole donne – a cui si è ispirata l’artista di Los Angeles Nan Lawson – e Barbie – straordinario record di incassi dalle cui scenografie è nato il lavoro che l’illustratore inglese George Townley dedica al film – fino a Poor Things, racconto di auto-determinazione femminile arricchito dall’interpretazione di Emma Stone, qui anche produttrice, protagonista del surreale lavoro dell’artista milanese Matteo Costa.
LA NOUVELLE FEMME
Uno sguardo maschile che ha saputo valorizzare la figura femminile nel cinema è quello di Jean-Luc Godard: a tre suoi film contraddistinti da personaggi femminili in grado di lasciare il segno come la Jean Seberg di Fino all’ultimo respiro e la Anna Karina di La donna è donna e di Questa è la mia vita Adam Juresko dedica tre lavori grafici declinati in immagini dalle diverse colorazioni e grana grazie a tecniche di stampa diverse: la precisissima Fine Art e la calcografia, dall’effetto tanto materico quanto manuale e artigianalmente ricercato.
HOLLYWOOD WOMEN
Infine un approfondimento è riservato alla rappresentazione della donna all’interno di una corrente cinematografica importante come la New Hollywood. Tra gli altri Quentin Tarantino è stato in grado di restituire personaggi complessi, al tempo stesso potenti e vulnerabili: tra questi spicca quello affidato a Pam Grier in Jackie Brown, film omaggiato dai lavoro della digital artist Ellie Lees e dallo statunitense Aaron Lea.
Di Ridley Scott sono presenti tre film che offrono una nuova concezione della donna: Alien – con le opere di Prenzy e Max Dalton – Blade Runner – con i lavori di Max Dalton e del francese Guillaume Morellec e Thelma & Louise, con una emblematica opera dello storyteller Justin Froning. Dei fratelli Coen ci sarà Il grinta, in cui il personaggio di Mattie Ross, interpretato da Hailee Steinfield, riveste un ruolo tanto centrale quanto (se non più) quello dello stesso Grinta.
NON É UN PAESE PER UOMINI
Proprio al cinema dei fratelli Coen, carico al tempo stesso di violenza e poesia, viene infine dedicata una ricognizione in occasione dell’uscita al cinema, il 7 marzo, di Drive-Away Dolls, scritto e montato da Ethan Coen insieme alla moglie Tricia Cooke e contraddistinto da un cast al femminile in cui spiccano le protagoniste Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan.
La collaborazione tra i fratelli Coen e Tricia Cooke ha radici profonde, che partono fin dal loro terzo film, Crocevia della morte, a cui il graphic designer americano Maxwell Joseph Hargreaves dedica un’opera ad alto tasso di immersività. Oltre ai capolavori come Il grande Lebowski e Fargo, in mostra anche pellicole meno note al grande pubblico come Blood Simple, film d’esordio dei Coen intepretato da una giovane quanto letale Frances McDormand.
INFORMAZIONI AL PUBBLICO
SOGGETTIVA GALLERY
Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano
3357722437 – 3458463222
Orari di apertura:
dal martedì al venerdì dalle 10 alle 20.30
Sabato e Domenica 10-13.30 e 16-19.30