ALTERNATIVE MOVIE POSTER LIMITED EDITION
ATTUALMENTE IN MOSTRA 🎨
(FINO AL 30 SETTEMBRE)
VERTIGINE HITCHCOCK
☀️SOLSTIZIO D’ESTATE: UNA STAGIONE DI CINEMA 🎥
🎭 IL VOLTO DEL CINEMA 🎭
Soggettiva Gallery dedica un omaggio al ritratto cinematografico
🇺🇸 AMERICAN MOVIE PLACES 🏛️
da New York A Los Angeles: un viaggio attraverso il cinema e gli Stati Uniti
Barbie House by George Townley
Last Action Hero by Casey Callender
🇯🇵 IL MIO VICINO MIYAZAKI E L’ORIENTE 🦖
La mostra dedicata ai film di Miyazaki è arricchita da opere ispirate all’Oriente
LE MOSTRE ANCORA IN GALLERIA🎨
👭🏼CINEMATOGRAFICHE 👑
⏳ DUNE: PARTE UNO+DUE 🪱
🦇TIM BURTON’S NIGHTMARE❄️
MARTIN SCORSESE.
Killers & Flowers ☠️💐
THE BIG LEBOWSKI E I COEN🎳
Dal 27/8 al 30/9 la nuova mostra
VERTIGINE HITCHCOCK
con gli Alternative Movie Poster dei film di Alfred Hitchcock, in grado di tenere incollate alla poltrona intere generazioni di spettatori
Soggettiva Gallery presenta “Vertigine Hitchcock”, omaggio al regista inglese in grado di influenzare la creatività in ogni sua forma: dai videogiochi ai fumetti, dall’arte contemporanea al design, dalla letteratura alla moda.
A 125 anni dalla nascita di Hitchcock, soprannominato “Maestro del brivido”, la mostra ripercorre i suoi più grandi capolavori con una selezione di Alternative Movie Poster realizzati da artisti internazionali.
Gli artisti in mostra si sono dovuti confrontare, da un lato, con l’eredità di Hitchcock e, dall’altro, con quella di chi con lui si è misurato prima di loro: basti pensare al celebre illustratore Saul Bass.
A “Gli uccelli” si sono ispirati Olivier Courbet con un’opera dal forte dinamismo e Utopian Movies, il cui approccio sfrutta le potenzialità offerte dall’Intelligenza Artificiale. Veronica Chessa omaggia il film con uno dei suoi iconici dipinti in stile “boule de neige”.
La vertigine che si prova davanti a “La donna che visse due volte” è al centro delle opera di Jonathan Burton, mentre Zeb Love e Katherine Lam giocano con gli elementi della trama de “La finestra sul cortile”.
Non poteva mancare “Intrigo internazionale”, a cui si è ispirato Joseph Chang con uno stile grafico modernista. “Nodo alla gola” e “L’uomo che sapeva troppo” sono reinterpretati dal belga Jack Durieux, maestro nell’uso della prospettiva.
Due nuclei di opere, a cura rispettivamente di Danny Haas e di Mark Borgions, vanno a comporre due trittici tra loro coerenti per stile di raffigurazione e formato.