VERTIGINE HITCHCOCK

La mostra è a ingresso libero

21 Agosto 2024

Soggettiva Gallery presenta dal 27 agosto (fino al 30 settembre) “Vertigine Hitchcock”, omaggio al regista inglese che con più di 50 film si è guadagnato il soprannome di “Maestro del Brivido”, legando indissolubilmente il proprio nome alla Storia del cinema. A 125 anni dalla nascita di Hitchcock, la mostra ripercorre i momenti salienti della sua carriera con una selezione di Alternative Movie Poster ispirati ai suoi più grandi capolavori.

L’influenza di Hitchcock non si limita al cinema, ma sconfina in tutti i campi delle creatività (videogiochi, fumetti, design, arte, letteratura, moda) fino a lasciare una traccia indelebile all’interno della cultura pop, senza dimenticare l’approfondita e attualissima rappresentazione della società americana che ha restituito con i suoi film. Se da un lato gli artisti le cui opere sono esposte in mostra devono quindi confrontarsi con la monumentale eredità artistica del regista inglese, dall’altro non possono non tenere in considerazione il lavoro di artisti che prima di loro hanno messo la loro creatività al servizio dello sconfinato immaginario cinematografico di Hitchcock: imprescindibile in tal senso il lascito dell’illustratore statunitense Saul Bass, stretto collaboratore del regista in diversi film.

LE INFLUENZE HITCHCOCKIANE

Dal 27 agosto giugno (fino al 30 settembre) Soggettiva Gallery presenta la mostra “Vertigine Hitchcock” che raccoglie più di trenta Alternative Movie Poster, ispirati ai suoi film più celebri. Un omaggio al regista inglese che ha rivoluzionato il cinema con la sua capacità di trasformare ogni suo film in un viaggio nelle più oscure profondità dell’animo umano, rivelando come il vero terrore si nasconda dietro una maschera di normalità.

Sono innumerevoli gli ambiti influenzati dal regista inglese, in una sorta di “stile Hitchcock” riconoscibile trasversalmente in tutti i campi artistici: dai videogiochi – la serie action “Hitman” – ai fumetti – la pubblicazione crime “The Fade Out”; dall’arte contemporanea – dell’artista multimediale belga Johan Grimonprez l’installazione “Looking for Alfred”, per non parlare delle contaminazioni con l’arte del pittore surrealista Salvador Dalì – al design – il decor di molti degli interni dei suoi film sono stati di ispirazione a importanti interior designer; dalla letteratura – autori del calibro di Stephen King e Patricia Highsmith riconoscono in Hitchcock un maestro di suspence e psicologia umana – alla moda – le sue attrici, da Kim Novak a Grace Kelly, da Tippi Hedren a Janet Leigh, sono diventate vere e proprie icone di stile grazie ai raffinati abiti e alle elaborate acconciature ideate da Hitchcock in collaborazione con l’eclettica costumista Edith Head, tanto da influenzare negli anni le collezioni di stilisti come Alexander McQueen, Miuccia Prada e Christian Dior.

UNO SPACCATO DELLA SOCIETÀ AMERICANA

I film omaggiati dalle opere in mostra rivelano uno spaccato sociale della società americana, a cui Hitchcock ha sempre dedicato un’attenta e quanto mai attuale analisi: emblematiche due pellicole come “La finestra sul cortile” e “Psyco”: se la prima rivela il cambiamento in atto in una società che ha perso ogni elemento di vita comune la seconda affronta il tema della lotta di classe.

In mostra opere grafiche di artisti internazionali che si sono dovuti confrontare, da un lato, con l’eredità dei film di Hitchcock e, dall’altro, con quella di chi con lui si è misurato prima di loro: basti pensare al celebre illustratore statunitense Saul Bass, autore sia dell’iconica locandina de “La donna che visse due volte” che dei titoli di testa di questa e di altre due pietre miliari del cinema di Hitchcock come “Intrigo internazionale” e “Psyco”. Proprio la tensione irresistibile che caratterizza “Psyco” ha scatenato la creatività dell’illustratore australiano Nick Charge e del graphic designer francese Melvin Mago, che hanno insistito sugli aspetti più gotici del film. Se invece l’appassionato di mid-century art Todd Alcott ha giocato ironicamente con l’aspetto psichiatrico e “frenologico” del film, Sheila C sceglie il formato orizzontale per dare vita a un destabilizzante e a tratti “diabolico” ritratto di Norman/Anthony Perkins.

QUESTIONE DI PROSPETTIVA

A “Gli uccelli” si sono ispirati, per riproporre visivamente il senso di totale vulnerabilità trasmesso dal film, Adam Juresko con un’illustrazione astratta, Max Dalton con un lavoro dalla delirante e divertente follia, Olivier Courbet con un’opera che sfrutta la prospettiva applicando uno stile che imita l’acquerello per creare dinamismo e l’italiano Utopian Movies, il cui approccio sperimentale mescola la creatività umana con le potenzialità tecnologiche offerte dall’Intelligenza Artificiale. Inoltre la pittrice marchigiana Veronica Chessa rende il suo personale omaggio a “Gli uccelli” con un dipinto in acrilico che, attraverso l’iconica configurazione “boule de neige”, materializza con sapienti pennellate la tesissima atmosfera messa in scena da Hitchcock (con un raffinato riferimento alla trama).

La vertigine che si prova davanti a “La donna che visse due volte” è al centro dell’opera di Jonathan Burton, caratterizzata da un tratto bidimensionale, mentre lo sgomento di James Stewart in “La finestra sul cortile” viene ripreso dall’illustratore di Pittsburgh Zeb Love e dalla designer di Brooklyn Katherine Lam i quali, giocando con gli elementi della trama, fanno eco alla tematica su cui ruota l’intero film: siamo noi a osservare il prossimo o è il prossimo a spiare noi?

TENSIONE COSTANTE

Non sarebbe una mostra su Hitchcock se mancasse all’appello un film come “Intrigo internazionale”, a cui si sono ispirati Joseph Chang, autore di una quadrilogia di opere retro-pop dedicate a Hitchcock e caratterizzate da un mix tra uno stile grafico modernista e un gusto minimalista di stampo orientale, e l’artista di Portland Dakota Randall, che ha ripreso le atmosfere della pellicola con Cary Grant attraverso un’approccio classico e dalle eleganti tonalità color seppia.

Altre due pellicole di fondamentale importanza come “Nodo alla gola” e “L’uomo che sapeva troppo” sono presentate in una chiave nuova e originale dall’illustratore belga Jack Durieux, maestro nell’uso della prospettiva e nel bilanciamento di tonalità calde fredde all’interno delle raffinate serigrafie con cui omaggia anche “Psyco” e “La donna che visse due volte”. In aggiunta, due esempi di come Hitchcock fosse maestro nell’adattare opere letterarie come “I 39 scalini” e “Delitto perfetto” sono state reinterpretati rispettivamente dall’esperto di pop culture Benedict Woodhead – a cui sono sufficienti poche forme in bianco e nero per riportare alla mente in modo preciso e puntuale gli elementi chiave del film – e dal designer londinese Adam Simpson, che si affida invece a un effetto tridimensionale orchestrato su più livelli per rendere graficamente gli scalini che danno il titolo al film stesso.

DUE TRITTICI CINEMATOGRAFICI

Infine due nuclei di opere, a cura rispettivamente dell’artista della Florida Danny Haas e del disegnatore originario delle fiandre Mark Borgions vanno a comporre due trittici rappresentativi tra loro coerenti per stile – nel primo caso per le palette di colore ricercate e i sapienti richiami alle locandine originali dei film, nel secondo per le atmosfere rarefatte e le linee geometriche – e formato.

Tutte le opere esposte in mostra sono in vendita.

INFORMAZIONI AL PUBBLICO

SOGGETTIVA GALLERY

Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano

3357722437 – 3458463222 – 3342378116

info@soggettivagallery.com 

www.soggettivagallery.com 

Orari di apertura:

lunedì: 15.30 – 19.45
da martedì a venerdì: 10 – 13.30 / 15.30 – 19.45
sabato e domenica: 10.30 – 13.30 / 15.30 – 19.45

Foto alternative movie poster del film Psyco | Melvin Mago | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film La donna che visse due volte | Joseph Chang | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Psyco | Micheal Stiles | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Psyco | Todd Alcott | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Gli uccelli | Danny Haas | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film La donna che visse due volte | Jack Durieux | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Il delitto perfetto | Benedict Woodhead | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film La donna che visse due volte | Jonathan Burton | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film La FINESTRA SUL CORTILE | Jonathan Burton | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Intrigo internazionale | Mark Borgions | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano

Soggettiva Gallery presenta dal 27 agosto (fino al 30 settembre) “Vertigine Hitchcock”, omaggio al regista inglese che con più di 50 film si è guadagnato il soprannome di “Maestro del Brivido”, legando indissolubilmente il proprio nome alla Storia del cinema. A 125 anni dalla nascita di Hitchcock, la mostra ripercorre i momenti salienti della sua carriera con una selezione di Alternative Movie Poster ispirati ai suoi più grandi capolavori.

L’influenza di Hitchcock non si limita al cinema, ma sconfina in tutti i campi delle creatività (videogiochi, fumetti, design, arte, letteratura, moda) fino a lasciare una traccia indelebile all’interno della cultura pop, senza dimenticare l’approfondita e attualissima rappresentazione della società americana che ha restituito con i suoi film. Se da un lato gli artisti le cui opere sono esposte in mostra devono quindi confrontarsi con la monumentale eredità artistica del regista inglese, dall’altro non possono non tenere in considerazione il lavoro di artisti che prima di loro hanno messo la loro creatività al servizio dello sconfinato immaginario cinematografico di Hitchcock: imprescindibile in tal senso il lascito dell’illustratore statunitense Saul Bass, stretto collaboratore del regista in diversi film.

Foto alternative movie poster del film Psyco | Melvin Mago | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano

LE INFLUENZE HITCOCKIANE

Dal 27 agosto giugno (fino al 30 settembre) Soggettiva Gallery presenta la mostra “Vertigine Hitchcock” che raccoglie più di trenta Alternative Movie Poster, ispirati ai suoi film più celebri. Un omaggio al regista inglese che ha rivoluzionato il cinema con la sua capacità di trasformare ogni suo film in un viaggio nelle più oscure profondità dell’animo umano, rivelando come il vero terrore si nasconda dietro una maschera di normalità.

Sono innumerevoli gli ambiti influenzati dal regista inglese, in una sorta di “stile Hitchcock” riconoscibile trasversalmente in tutti i campi artistici: dai videogiochi – la serie action “Hitman” – ai fumetti – la pubblicazione crime “The Fade Out”; dall’arte contemporanea – dell’artista multimediale belga Johan Grimonprez l’installazione “Looking for Alfred”, per non parlare delle contaminazioni con l’arte del pittore surrealista Salvador Dalì – al design – il decor di molti degli interni dei suoi film sono stati di ispirazione a importanti interior designer; dalla letteratura – autori del calibro di Stephen King e Patricia Highsmith riconoscono in Hitchcock un maestro di suspence e psicologia umana – alla moda – le sue attrici, da Kim Novak a Grace Kelly, da Tippi Hedren a Janet Leigh, sono diventate vere e proprie icone di stile grazie ai raffinati abiti e alle elaborate acconciature ideate da Hitchcock in collaborazione con l’eclettica costumista Edith Head, tanto da influenzare negli anni le collezioni di stilisti come Alexander McQueen, Miuccia Prada e Christian Dior.

Foto alternative movie poster del film La donna che visse due volte | Joseph Chang | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano

UNO SPACCATO DELLA SOCIETÀ AMERICANA

I film omaggiati dalle opere in mostra rivelano uno spaccato sociale della società americana, a cui Hitchcock ha sempre dedicato un’attenta e quanto mai attuale analisi: emblematiche due pellicole come “La finestra sul cortile” e “Psyco”: se la prima rivela il cambiamento in atto in una società che ha perso ogni elemento di vita comune la seconda affronta il tema della lotta di classe.

In mostra opere grafiche di artisti internazionali che si sono dovuti confrontare, da un lato, con l’eredità dei film di Hitchcock e, dall’altro, con quella di chi con lui si è misurato prima di loro: basti pensare al celebre illustratore statunitense Saul Bass, autore sia dell’iconica locandina de “La donna che visse due volte” che dei titoli di testa di questa e di altre due pietre miliari del cinema di Hitchcock come “Intrigo internazionale” e “Psyco”. Proprio la tensione irresistibile che caratterizza “Psyco” ha scatenato la creatività dell’illustratore australiano Nick Charge e del graphic designer francese Melvin Mago, che hanno insistito sugli aspetti più gotici del film. Se invece l’appassionato di mid-century art Todd Alcott ha giocato ironicamente con l’aspetto psichiatrico e “frenologico” del film, Sheila C sceglie il formato orizzontale per dare vita a un destabilizzante e a tratti “diabolico” ritratto di Norman/Anthony Perkins.

Foto alternative movie poster del film Psyco | Micheal Stiles | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano

QUESTIONE DI PROSPETTIVA

A “Gli uccelli” si sono ispirati, per riproporre visivamente il senso di totale vulnerabilità trasmesso dal film, Adam Juresko con un’illustrazione astratta, Max Dalton con un lavoro dalla delirante e divertente follia, Olivier Courbet con un’opera che sfrutta la prospettiva applicando uno stile che imita l’acquerello per creare dinamismo e l’italiano Utopian Movies, il cui approccio sperimentale mescola la creatività umana con le potenzialità tecnologiche offerte dall’Intelligenza Artificiale. Inoltre la pittrice marchigiana Veronica Chessa rende il suo personale omaggio a “Gli uccelli” con un dipinto in acrilico che, attraverso l’iconica configurazione “boule de neige”, materializza con sapienti pennellate la tesissima atmosfera messa in scena da Hitchcock (con un raffinato riferimento alla trama).

La vertigine che si prova davanti a “La donna che visse due volte” è al centro dell’opera di Jonathan Burton, caratterizzata da un tratto bidimensionale, mentre lo sgomento di James Stewart in “La finestra sul cortile” viene ripreso dall’illustratore di Pittsburgh Zeb Love e dalla designer di Brooklyn Katherine Lam i quali, giocando con gli elementi della trama, fanno eco alla tematica su cui ruota l’intero film: siamo noi a osservare il prossimo o è il prossimo a spiare noi?

Foto alternative movie poster del film Psyco | Todd Alcott | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano

TENSIONE COSTANTE

Non sarebbe una mostra su Hitchcock se mancasse all’appello un film come “Intrigo internazionale”, a cui si sono ispirati Joseph Chang, autore di una quadrilogia di opere retro-pop dedicate a Hitchcock e caratterizzate da un mix tra uno stile grafico modernista e un gusto minimalista di stampo orientale, e l’artista di Portland Dakota Randall, che ha ripreso le atmosfere della pellicola con Cary Grant attraverso un’approccio classico e dalle eleganti tonalità color seppia.

Altre due pellicole di fondamentale importanza come “Nodo alla gola” e “L’uomo che sapeva troppo” sono presentate in una chiave nuova e originale dall’illustratore belga Jack Durieux, maestro nell’uso della prospettiva e nel bilanciamento di tonalità calde fredde all’interno delle raffinate serigrafie con cui omaggia anche “Psyco” e “La donna che visse due volte”. In aggiunta, due esempi di come Hitchcock fosse maestro nell’adattare opere letterarie come “I 39 scalini” e “Delitto perfetto” sono state reinterpretati rispettivamente dall’esperto di pop culture Benedict Woodhead – a cui sono sufficienti poche forme in bianco e nero per riportare alla mente in modo preciso e puntuale gli elementi chiave del film – e dal designer londinese Adam Simpson, che si affida invece a un effetto tridimensionale orchestrato su più livelli per rendere graficamente gli scalini che danno il titolo al film stesso.

Foto alternative movie poster del film La donna che visse due volte | Jack Durieux | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano

DUE TRITTICI CINEMATOGRAFICI

Infine due nuclei di opere, a cura rispettivamente dell’artista della Florida Danny Haas e del disegnatore originario delle fiandre Mark Borgions vanno a comporre due trittici rappresentativi tra loro coerenti per stile – nel primo caso per le palette di colore ricercate e i sapienti richiami alle locandine originali dei film, nel secondo per le atmosfere rarefatte e le linee geometriche – e formato.

Tutte le opere esposte in mostra sono in vendita.

Foto alternative movie poster del film La donna che visse due volte | Jonathan Burton | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano

INFORMAZIONI AL PUBBLICO

SOGGETTIVA GALLERY

Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano

3357722437 – 3458463222 – 3342378116

info@soggettivagallery.com 

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Orari di apertura:

lunedì: 15.30 – 19.45
da martedì a venerdì: 10 – 13.30 / 15.30 – 19.45
sabato e domenica: 10.30 – 13.30 / 15.30 – 19.45

Foto alternative movie poster del film La FINESTRA SUL CORTILE | Jonathan Burton | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano
Foto alternative movie poster del film Intrigo internazionale | Mark Borgions | Alfred Hitchcock | Soggettiva Gallery Milano
CHRIS BRAKE

Prima di passare al cinema, Chris ha lavorato come illustratore, esponendo spesso nelle rinomate gallerie d’arte della cultura pop di Los Angeles “Hero Complex Gallery” e “Gallery 1988”, producendo opere d’arte ufficiali per 20th Century Fox, Joss Whedon, Joe Dante e Roger Corman. Successivamente ha lavorato come assistente del dipartimento artistico per clienti come Virgin Media, Now TV, Little Mix e Jamie T. Il suo primo cortometraggio “Nest” è stato semifinalista al “Berlin Student Film Festival”, dove è stato nominato per il Premio della Giuria. 

Before moving on to film, Chris worked as an illustrator, often exhibiting in the renowned Los Angeles pop culture art galleries “Hero Complex Gallery” and “Gallery 1988”, producing official artwork for 20th Century Fox, Joss Whedon, Joe Dante and Roger Corman. He later worked as an assistant in the art department for clients such as Virgin Media, Now TV, Little Mix and Jamie T. His first short film “Nest” was a semifinalist at the “Berlin Student Film Festival”, where he was nominated for the Jury Prize.

STEPHEN LUROS HOLLIDAY

Da ragazzo Steven era un fan dei fumetti. Ha iniziato prendendo lezioni di illustrazione del fumetto presso la Heron Art School di Indianapolis. Fu solo al college presso la School Of The Art Institute di Chicago che scoprì il suo amore per la serigrafia. Ha disegnato di tutto, dalla fan art, alle stampe dei film con licenza ufficiale, ai poster per i concerti.  Il suo lavoro è stato esposto in diverse mostre collettive dedicate a vari temi cinematografici.

As a boy Steven was a fan of comics. He started by taking comic illustration classes at the Heron Art School in Indianapolis. It was only in college at the School Of The Art Institute in Chicago that he discovered his love for screen printing. He’s drawn everything from fan art, to prints of officially licensed films, to concert posters. His work has been exhibited in several collective exhibitions dedicated to various film topics. 

MAX DALTON

Max Dalton, illustratore, pittore e musicista e scrittore occasionale. Crea spesso illustrazioni per poster, libri, riviste, giornali, pubblicità e prodotti.Ha partecipato a molte mostre collettive e personali a New York, San Francisco, Los Angeles, Arizona, Parigi, Seoul e altro ancora. Il suo lavoro è apparso in molte riviste come The New Yorker, Monocle e O, The Oprah Magazine.

Max Dalton is an illustrator, painter, musician and writer. He often designs for posters, books, magazines, newspapers, advertisements and products. He has participated in many group and solo shows in New York, San Francisco, Los Angeles, Paris, Seoul and elsewhere. His work has appeared in magazines such as The New Yorker, Monocle and O, The Oprah Magazine.

OLIVIER COURBET

Olivier Courbet è un creativo multidisciplinare francese con sede a Los Angeles, California. Lavora con marchi, agenzie, studi cinematografici e startup di tutto il mondo tra cui Dreamworks, Paramount, Disney, Mattel, Will.I.AM e NBA. Ha vinto numerosi premi e il suo lavoro è stato descritto in vari libri e pubblicazioni di design tra cui Computer Arts, Logology, SXSW.

Olivier Courbet is a multidisciplinary French creative artist based in Los Angeles, California. He works with brands, agencies, film studios and start-ups around the world including Dreamworks, Paramount, Disney, Mattel, Will.I.AM and NBA. He has won numerous awards and his work has been featured in various books and design publications including Computer Arts, Logology, SXSW.

LAN LAWSON

Nan Lawson è un’artista e illustratrice con sede a Los Angeles. Si è laureata in regia cinematografica alla Syracuse University, ma dopo la laurea ha perseguito la sua passione per l’illustrazione. Ora ha unito il suo amore per il cinema e l’arte per dedicarsi alla cultura pop e alla locandina. Lavora nell’editoria e nell’industria dell’intrattenimento; crea libri illustrati e copertine di libri, oltre a opere d’arte e manifesti per film e televisione.

Ha lavorato con clienti tra cui Harper Collins, Audible, Random House, Hachette, Amblin Entertainment e Warner Bros.