Per celebrare una delle uscite cinematografiche più importanti dell’autunno, DRIVE-AWAY DOLLS di ETHAN COEN, inaugura la nuova mostra.
Da martedì 3 ottobre 2023
“I COEN E I 25 ANNI DE IL GRANDE LEBOWSKI”
Una collezione imperdibile, pensata come una celebrazione: vengono festeggiati, da un lato, i 25 dalla nascita de Il grande Lebowski – film cult che li ha reso i Coen celebri, entrando di diritto nell’immaginario comune grazie anche all’indimenticabile interpretazione di Jeff Bridges nei panni di Drugo/Dude –, dall’altro la prossima uscita in sala di Drive-Away Dolls
LA MOSTRA
I Coen e i 25 anni de “Il Grande Lebowski” (Buon compleanno Drugo) è l’omaggio che dal 3 ottobre Soggettiva Gallery riserva ai film dei fratelli Coen in occasione dell’uscita in sala del loro nuovo road-movie al femminile Drive-Away Dolls, prevista per il 5 ottobre 2023
LE OPERE
Il cinema dei Coen, e in particolare il celeberrimo Il Grande Lebowski, è protagonista dei poster di Dave O’Flanagan e Malone, che offrono un punto di vista inedito su questo straordinario cult. Particolarmente originale la rivisitazione offerta da Casey Callender, ottenuta grazie alla commistione con l’immaginario del film E.T, diretto da Steven Spielberg. La collettiva include inoltre opere dedicate ad altre famose pellicole dei Coen, tra le quali Non è un paese per vecchi, Fargo, Il grinta, Barton Fink, Blood Simple.
BUON COMPLEANNO DRUGO
All’uscita sugli schermi statunitensi nel 1998, Il grande Lebowski non ottenne il riscontro atteso. Eppure, negli anni successivi, il film si è trasformato in un vero e proprio oggetto di cult e presto tornerà in sala in versione restaurata dalla Cineteca di Bologna.
Quali sono i motivi dell’idolatria verso questo film? In primo luogo la disinvolta mescolanza di generi come il noir, il musical, il western, tra i quali s’impone il registro comico e ironico. Secondariamente, le allusioni e le citazioni cinematografiche. Ancora, l’aspetto onirico e surreale, che arricchisce la narrazione col ricorso al sogno e al grottesco.
TRA LE ALTRE COMMEDIE
Premiato nel 1991 da una giuria presieduta da Roman Polanski con la Palma d’Oro, il premio per la miglior interpretazione a John Turturro e quello per la regia a Joel Coen, Barton Fink è il titolo che fece fare il “grande balzo” ai fratelli del Minnesota e resta ancora oggi uno dei loro film più affascinanti e misteriosi.
A proposito di Davies è un concentrato di emozioni, filtrate dal talento autoriale e pregne del grottesco tipico del cinema dei Coen. Le risate, le bizzarre espressioni dei personaggi, le atmosfere ipnotiche e i movimenti di macchina originali lo rendono un tassello imprescindibile della cinematografia di Joel e Ethan Coen
KILLERS E INVESTIGATORI
Tra road movie e teatro dell’assurdo, ma anche acuta black comedy in grado di saper fondere sapientemente commedia e tragedia in un continuo gioco riflettente tra letteratura, teatro e vita, Fargo è un grande esempio di fiction, eppure, sul nero dello schermo, un’epigrafe ci avverte: «quella che vedrete è una storia vera. I fatti esposti nel film sono accaduti nel 1987 nel Minnesota”.
La storia di Blood Simple segue una trama di stampo noir, con un triangolo amoroso, omicidi, sangue e tensione: ma l’abilità dei fratelli Coen (Joel, accreditato come regista, ed Ethan, solo come produttore) sta proprio nel sovvertire le regole di un genere che ben conoscono e con il quale sono cresciuti, al fine di decostruirlo e ristrutturarlo in un modo totalmente diverso ed atipico.
NEW WESTERN
Con Non è un paese per vecchi i fratelli Coen tornano alle origini, alle loro atmosfere preferite, prendendo in esame le tante conseguenze che la pura casualità può portare con sé negli equilibri dei rapporti umani. Per la prima volta in carriera, il duo di Minneapolis scrive una sceneggiatura riadattando un romanzo di un autore noto, Cormac McCarthy.
II fratelli Coen, quando si avvicinano a un nuovo genere, lo prendono, lo rifanno a modo loro, lo reinterpretano, lo usano a piacimento piegandolo alla loro consueta poetica della caducità dell’essere umano, ma al tempo stesso ne rispettano fino in fondo le regole.: è quello che succede anche per Il grinta e per il genere western di cui il film fa parte
GANGSTERS
Se c’è una cosa che i Coen sanno fare questa è costruire trame mai scontata, dotate di intreccio complesso e a tratti geniale. Crocevia della morte non fa eccezione; pur possedendo una sostanziale linearità a livello narrativo (nessun flashback), ciò non impedisce ai Coen di mettere in atto colpi di scena e ribaltamenti di fronte imprevedibili.
UN “REGISTA A DUE TESTE”
Come i loro protagonisti anche i film dei fratelli Coen risultano molto difficili da dimenticare, riuscendo ad insinuarsi nei più profondi meandri della nosra stessa psicologia: un cinema in grado di esprimere impegnativa leggerezza sommata ad una ormai iconica originalità, al pari degli Alternative Movie Poster di cui cui si compone la nuova mostra “I Coen e i 25 anni de Il grande Lebowski”, in corso da martedì 3 ottobre presso Soggettiva Gallery.
INFORMAZIONI AL PUBBLICO
SOGGETTIVA GALLERY
Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano
3357722437 – 3458463222
Orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 20.30 Sabato e Domenica 10-13.30 e 16-19.30