UN OMAGGIO ALLA DONNA ATTRAVERSO GRANDI SCATTI FOTOGRAFICI (e cinematografici)
Da lunedi 7 marzo 2023 la nuova mostra collettiva “FEM FRAMES”
Insieme alle opere d’arte ispirate al cinema e agli Alternative Movie Poster, presentiamo gli iconici ritratti fotografici di grandi artisti e artiste internazionali che raccontano l’universo femminile, in una inedita mostra che lega fotografia, cinema e arte.
LA “forza motrice” DELLE DONNE
Per una coincidenza tra abbreviazioni FEM (dal titolo della mostra) è sia il diminutivo del termine Femminile in varie lingue (FEMale, FEMme, FEMenino) ma anche un termine tecnico che si usa per determinare la Forza Elettrica Motrice (appunto F.E.M.): termine assolutamente opportuno per evidenziare la potenza delle immagine presentate che vogliono il soggetto Donna come la vera forza trainante contemporanea, ma anche un monito perché celebrarla, in una giornata a lei dedicata, significa ricordarsi che è ancora lunga la strada da percorrere per una effettiva e necessaria parità di genere.
INFLUENZE, DERIVAZIONI, ISPIRAZIONI TRA FOTOGRAFIA E CINEMA
La ricerca è concentrata su artisti che hanno collaborato con il mondo del cinema e, tramite il loro sguardo iconico e innovativo, ne hanno ispirato registi o movimenti.
SCATTI E MANIFESTI “al femminile”
Le opere fotografiche si confronteranno a loro volta con una selezione di alternative movie poster, del nostro archivio o commissionate ad artisti internazionali, in cui il tema del femminile nella settima arte è il focus e il propulsore del racconto.
NAN GOLDIN e il Leone d’Oro a Venezia
L’esposizione si apre con due importanti scatti, dall’universo della relazioni della fotografa e regista Nan Goldin, la cui vita straordinaria è raccontata nel film “Tutta la bellezza e il dolore”, Leone d’oro all’ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia.
ANDRES SERRANO e HORST P. HORST
Fanno da contrappunto due foto “composte” di nudi di Andres Serrano (tra poco uscirà il suo primo documentario come regista dei fatti di “Capitol Hill”) e un’opera elegantissima tra ombre e luce del 1947 di Horst. P Horst.
LESLIE KRIMS tra “American Psycho” e “Dexter”
Il racconto cinematografico si rivela con forza in numerosi artisti della macchina fotografica: innanzitutto Leslie Krims con una foto dissacrante del 1974, quasi un set all”American Psyco” o precursore delle ambientazioni della serie “Dexter”: il mito e la rappresentazione della borghesia americana riscritte con feroce lucidità.
VANESSA BEECROFT e “Neon demon”; JOEL PETER WITKIN e Cronembreg; MASSIMO GATTI e Margot Robbie
Prosegue con uno scatto di Vanessa Beecroft, il lavoro sembra l’ispirazione di una posa delle modella in “Neon Demon” di Nicolas Winding Ref e David Drebin con “Movie Star 2004″. Joel Peter Witkin è presente con due opere “messe in scena” in lavori spesso in linea con la “poetica” di David Cronenberg, ancora, Massimo Gatti, con “Girl with the Red Lam” quasi una citazione casalinga di Margot Robbie in “C’era una Volta Hollywood” di Tarantino.
BILL BRANDT e la sperimentazione; SAM HASKING e la sua “Cowboy Kate”
Ampi contributi alla fotografia nel cinema dagli autori che anche tecnicamente portato nuovi visioni e nuove tecniche: da Bill Brandt che sperimenta ,con nuovi obiettivi, un angolo di apertura e una profondità di campo enorme, tale da creare affascinanti distorsioni ottiche poi riprese dalla settima arte. Sam Hasking con una foto del 1974, il suo precedente libro”Cowboy Kate” è stato riferimento, per molti anni, del mondo della moda, musica e cinema.
BERN STERN e Kubrick; DERNO RICCI; FEDERICO VENDER; FUJII HIDEKY
Seguono l’opera di Bern Stern, che realizzò documentari (fu vincitore nel 1960 a Venezia con un documentario sul Festival del Jazz di Newport) e collaborò con Stanley Kubrick in un lavoro sulla protagonista del suo “Lolita”. In mostra anche alcuni scatti di Derno Ricci, Federico Vender e Fujii Hideky e del grande maestro della fotografia del 900 André Kertész
…dulcis in fundo…DIANE ARBUS e HELMUT NEWTON
Concludono la sezione fotografica una foto di Diane Arbus e due nudi di Helmut Newton, per uno uno dei quali come non riferirsi ad una famosa scena dal film “Shame” di Steve McQueen?
STRACULT NUMERO UNO: “Faster Pussy Kill!! Kill!!”
Il dialogo con le opere d’arte, prosegue con l’esposizione del lavoro dell’illustratrice Erin Gallagher ispirata al film “Faster Pussy Kill!! Kill! del regista cult Russ Meyer, che ci porta direttamente nelle atmosfere di erotismo e di azione degli anni 60/70, considerato un capolavoro da famosi registi, tra gli altri Quentin Tarantino.
STRACULT NUMERO DUE: “Barbarella”
In mostra anche l’alternative movie poster di Adam Juresko tratto dal film Barbarella, film interpretato da una Jane Fonda modernissima, flop al botteghino ma diventato manifesto di una nuova generazione femminile (e poi icona anche di una nuova moda).
Sempre per celebrare la giornata internazionale della Donna (per tutto quanto il mese!), durante l’intero periodo della mostra, saranno esposti anche alcuni dei più interessanti lavori dalla precedente collettiva di Soggettiva Gallery “The Mood for Love”.
INFORMAZIONI AL PUBBLICO
SOGGETTIVA GALLERY
Via Pasquale Sottocorno 5/A, 20122 Milano
3357722437 – 3458463222
Orari di apertura:
Da martedì a sabato, dalle 10.00 alle 13.30 / Dalle 16.00 alle 19.30